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Le incognite irrisolte sul Montezemolo scarrozzato

Luca Cordero di Montezemolo lascia la presidenza di Ntv, la compagnia ferroviaria privata da lui costituita con i soci Diego Della Valle e Gianni Punzo, e in partnership con le ferrovie statali francesi. La notizia è a cavallo fra economia e politica, con prevalenza di quest’ultima. Le capacità manageriali dell’ex presidente della Fiat, ora alla testa della Ferrari (fino a quando?), sono tali che difficilmente potrebbe reggere la tesi per cui ha mollato per sovraccarico di impegni o per incompatibilità con parti correlate.
 
L’agenda e la finanza qui non c’entrano. Le possibilità sono due. La prima è che il profilo pubblico di LCDM attraverso ItaliaFutura alimenta contraccolpi negativi sull’azienda. Se così fosse, oltre al passo indietro, Montezemolo dovrebbe denunciare gli autori dello “stalking”. La seconda ipotesi è che “l’avvocato” possa volere le mani libere per un possibile impegno diretto nell’agone elettorale.
 
In questa circostanza però la scelta apparirebbe positiva ma non esaustiva. Se mai un conflitto di interesse potrebbe sussistere, questo riguarderebbe la vicepresidenza di Unicredit. Non tanto per la posizione in sé ma per il fatto che Montezemolo è stato indicato da un fondo sovrano estero, arabo.
Come si può rappresentare in Parlamento o nel governo il popolo italiano se in una primaria istituzione finanziaria si rappresenta Abu Dhabi. Delle due l’una.
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