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Marchionne Lancia un bizzarro De Profundis

Ci sono voluti 43 anni, ma alla fine la missione è compiuta: il marchio Lancia, ha detto ieri Sergio Marchionne, non ha più alcun appeal. Oddio, più per galanteria che per convinzione economica , viene risparmiata la Ypsilon, ancor oggi sorretta dall´indimenticabile “Oui, je suis Catherine Deneuve”, sussurrato dalla regina della Francia moderna.
 
Meno fortuna ha avuto Carlà, madame la presidente, piuttosto che Harrison Ford od altri testimonial procurati da Olivier François, l´uomo del marketing di Marchionne.
 
Fa impressione scoprire che Lancia non ha più alcun appeal: a metà anni Ottanta Lancia era nel gruppo dei primi dieci marchi europei. La conferma che, sotto una guida di talento, possono coesistere più marchi indipendenti e complementari.
E´ il caso della Delta, disegnata da Giorgetto Giugiaro sfruttando la base meccanica della Fiat Ritmo, poi rimaneggiata dallo staff tecnico di Lancia, ancora indipendente rispetto alla piramide del gruppo.
 
Una formula più o meno simile a quella struttura orizzontale che consente a Volkswagen di padroneggiare dieci marche coordinate ma indipendenti, con una propria personalità.
 
Per inciso, all´epoca Volkswagen era al secondo posto nelle classifiche europee a quattro ruote. Dietro Fiat, naturalmente. Giorgetto Giugiaro è stato arruolato nei ranghi di Wolfsburg.
 
Sì, non è un caso che la Lancia non abbia più appeal.
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