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Quando Paolo VI invocò la morte affinché la Provvidenza traesse la Chiesa “a sorti migliori”

Stamani, stavo consultando lo “Zibaldone” di Romano Amerio e mi sono capitate sotto gli occhi le “ultime righe scritte da Paolo VI qualche giorno prima di morire nel sul diario minimo” : “questo documento” – leggo – “fu pubblicato nell’Osservatore Romano nell’anniversario della morte” del Papa:

“Il dramma delle mie responsabilità pastorali sembra richiedere come soluzione provvidenziale il mio esodo dalla vita, affinché la Provvidenza possa manifestarsi e trarre la Chiesa a sorti migliori, affinché mi subentri un altro più valido e non vincolato alle presenti difficoltà”.

Commenta Amerio: “questo testo genera un’enorme turbazione morale e religiosa. Il Papa riconosce di essere impedimento alla Provvidenza e di essere imprigionato alle presenti difficoltà”.

Dopo queste righe, credo di aver finalmente compreso il valore profetico della rinunzia di Benedetto XVI:

 

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