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L’India delude Dassault sui Rafale

Non ci sono soldi per acquisire ulteriori sistemi d’arma. Questo in estrema sintesi quanto dichiarato recentemente dal ministro della difesa indiano, A. K. Antony, riguardo il contratto di acquisto dei 126 caccia della francese Dassault per l’aeronautica indiana. “Il caccia multiruolo si materializzerà – ha dichiarato il ministro – ma non in questo esercizio fiscale” (che si chiuderà il 31 marzo). Intanto le negoziazioni continuano, non tanto  sulla piattaforma – il caccia di quarta generazione Rafale – ma sui costi di ciclo di vita, al momento ancora non stabiliti: “Spero – ha aggiunto Antony – che riusciremo a concludere nel prossimo esercizio”.

NEGOZIATI COMPLICATI
L’India aveva selezionato il Rafale nel 2012 e il contratto era atteso per marzo di quest’anno, dopo che il governo di Nuova Delhi aveva apertamente indicato come l’acquisizione del caccia rappresentasse la priorità per l’esercizio fiscale 2013-2014. In base agli accordi iniziali, i primi velivoli avrebbero dovuto cominciare ad arrivare in India nel 2016, se il contratto, da circa 15 miliardi di dollari, fosse stato finalizzato quest’anno, ma in base alle ultime dichiarazioni della difesa i negoziati, che prevedono l’acquisizione “off-the-shelf” dei primi 18 aerei direttamente dalla Francia ed i rimanenti dall’indiana Hindustan Aeronautics Limited (HAL), che li produrrà in casa, non si concluderanno prima del prossimo anno, con un considerevole ritardo sulle consegne e ripercussioni sull’Aeronautica che ha urgenza di sostituire i suoi vecchi MiG-21.

SMENTITA L’OPZIONE RUSSA
“Abbiamo già speso il 92 per cento del budget per il presente anno (2013-2014) e non ci sono soldi a sufficienza per altri programmi. Gli impegni più consistenti slitteranno al prossimo anno”. Smentite dal ministro della Difesa invece – si legge sulla stampa indiana – le voci di un possibile interesse dell’India per il caccia russo Sukhoi, ipotesi avanzata a seguito del ritardo sulla firma del contratto. Antony ha anche dichiarato che i negoziati sui costi del ciclo di vita non inficeranno l’intero processo di acquisizione del Rafale. Al rallentamento hanno contribuito le ultime stime  della difesa, che parlano ora per l’intero programma di un costo complessivo di circa 25 miliardi di dollari, quasi il doppio di quanto previsto inizialmente.

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