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Che cosa c’è di nuovo sulla Leopolda Blu

Ci voleva una politologa eclettica, attenta alle novità, renziana ma senza renzismi paranoici, come Sofia Ventura, per smentire i silenzi masochistici notati da Formiche.net sull’idea/proposta/provocazione di una Leopolda di centrodestra.

Sofia Ventura, sul settimanale l’Espresso, non solo l’ha menzionata, ma l’ha analizzata, l’ha sviscerata, l’ha in parte elogiata e ne ha messo in rilievo limiti e potenzialità. Il muro del silenzio è stato così abbattuto definitivamente dal settimanale diretto da Bruno Manfellotto, dopo alcuni articoli che citavano l’idea di una Leopolda Blu su Libero, Fatto Quotidiano e Tempo. Senza dimenticare Daniele Bellasio che sul blog Danton per primo ha rimarcato la dirompente potenzialità della proposta.

E’ un segnale anche mediatico: di solito, i siti web tendono a rilanciare e riproporre temi, notizie, opinioni e suggestioni della stampa cartacea. Questa volta un’iniziativa – provocatoria ma non troppo, e di sicuro costruttiva, o quanto meno schumpeteriana – parte da un sito web e arriva sui giornali di carta. Sta cambiando qualcosa? Chissà.

Quello che è certo è che, come raccontato in questi giorni da Formiche.net, pullulano in tutt’Italia appuntamenti per discutere, dibattere, leopoldare e rifondare il centrodestra, a latere o oltre gli attuali partiti; le firme all’appello per una Leopolda Blu o comunque per un Contratto di Centrodestra (espressione non proprio felicissima…) hanno superato le 800; e un coacervo di giovani e meno giovani militanti, amministratori locali, simpatizzanti o iscritti ai partiti non di sinistra vede in Formiche.net una piattaforma giornalistica utile e aperta per immaginare il centrodestra che sarà, per superare rancori e divisioni, per trovare le idee che uniscono e non solo quelle che dividono.

La sfida è aperta.

(LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SULLA LEOPOLDA BLU: FATTI, INTERVENTI, INTERVISTE)

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