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Cosa (non) sta succedendo nelle Borse

Mercati sempre volatili, con gli occhi puntati sull’evoluzione dei negoziati in Grecia e sui dati macro. Le indicazioni di passi avanti sul fronte greco e le dichiarazioni di Coeuré (v. sotto) hanno spinto al rialzo le borse europee. Ci sono state anche diverse dichiarazioni cautamente positive sugli sviluppi in Grecia da parte di Lagarde, Juncker e Dijsselbloem; Juncker ha detto che prevede un accordo entro fine maggio.

La sorpresa positiva dei cantieri USA ha sostenuto anche i mercati americani (nuovo massimo DJ, marginale correzione dell’S&P). Mercati obbligazionari positivi, con cali generalizzati dei rendimenti ieri, anche se le aperture questa mattina vedono una modesta inversione. Il Bund 10 anni ieri chiude a e il BTP decennale a 1,8%, con lo spread poco variato intorno a 122pb.

Benoit Coeuré, membro del comitato esecutivo BCE, si è detto preoccupato per “la velocità del capovolgimento nei prezzi del Bund e di altri titoli governativi”, che è sintomatica di ridotta liquidità. Coeuré ha aggiunto che la BCE è conscia della presenza di stagionalità nel mercato obbligazionario e che ne terrà conto “anticipando a maggio e giugno, con moderazione, parte dell’attività di acquisto [di luglio e agosto]“. Perciò nelle prossime settimane si osserverà un volume di acquisti un po’ più alto, “non collegato al recente episodio di volatilità di mercato”. Quest’ultima affermazione riflette la volontà di dare non adito a speculazioni su finalità del programma PSPP diverse da quelle ufficiali.

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