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Perché Manif Pour Tous lancia uno sciopero pro famiglia

Un titolo ambizioso, “GENERAZIONE FAMIGLIA: per una ri-costituente antropologica”, quello scelto per la “convention” convocata ieri, sabato 17 ottobre, a Roma dalla Manif Pour Tous Italia (Teatro Adriano, Piazza Cavour). Sul banco degli imputati dell’iniziativa, cui hanno partecipato oltre 400 persone, è stato il “negazionismo gender”, l’idea cioè secondo cui l’attuale attacco all’educazione naturale da parte dell’ideologia (o gli “studi”, poco importa) dell’indifferenziazione sessuale non esisterebbe o, comunque, non sarebbe nella riforma Renzi sulla “Buona scuola”.

MA LA GENDER THEORY ESISTE O NO?

E sì, perché la “Gender Theory” non esiste secondo molti opinion maker. Ma, fra l’altro, spiegano i promotori della manifestazione di ieri, se fosse davvero così l’affollatissima piazza del grande Family Day del 20 giugno non si spiegherebbe. A Roma si sono infatti riuniti un milione di padri, madri, figli e nonni, oltre a tante altre “persone di buona volontà”, proprio per protestare contro un qualcosa che non sarebbe mai esistito?

Per questo la Manif Pour Tous-Italia ha rilanciato da Roma la sua attività su tutto il territorio nazionale per una nuova stagione di impegno per la famiglia, il matrimonio, il diritto dei bambini a una mamma e un papà, la libertà educativa dei genitori, il contrasto all’ideologia del “Gender” in Parlamento, nei Consigli regionali e comunali e soprattutto nelle scuole dei ragazzi italiani. Un nuovo impegno a cui l’associazione oggi guidata dai giovani Jacopo Coghe e Filippo Savarese (rispettivamente presidente e portavoce dell’organizzazione) intraprende per il bene comune della società e il futuro stesso della civiltà occidentale.

LA DELEGAZIONE DELLA “MANIF” FRANCESE

L’evento del Teatro Adriano è stato scandito in tre sessioni dedicate rispettivamente ai temi: “Ideologia Gender: Cogito ergo sum o sum ergo cogito?“, “Famiglia naturale: la verità oltre l’amore” e “Filiazione. Dalla procreazione alla ri-creazione“.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente de La Manif Pour Tous-Italia (ora ribattezzata tout court “Generazione Famiglia”) Jacopo Coghe, il quale ha ripercorso la nascita dell’associazione ad opera di semplici genitori preoccupati per il futuro dei loro figli e nipoti. Il prosieguo ha visto la partecipazione, divisi nelle tre sessioni, di nomi noti di tutto rilevo nella cultura e politica nazionale. Fra gli altri il giornalista politico Fabio Torriero, il giovane filosofo Diego Fusaro, la giuslavorista Alessandra Servidori, l’economista Ettore Gotti Tedeschi, la scrittrice di grande successo Costanza Miriano, l’editorialista e saggista Marcello Veneziani, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, la parlamentare Eugenia Roccella e il direttore de “La Croce quotidiano” Mario Adinolfi. Momento particolarmente atteso è stato anche il dialogo con la Presidente de La Manif Pour Tous francese Ludovine de La Rochére.

Il ricco parterre di ospiti del Teatro Adriano ha offerto, con ragionamenti ed argomentazioni sia “di destra” (basti pensare a Torriero e Veneziani) sia “di sinistra” (Adinolfi proviene dal PD, Fusaro è uno dei “maitre à penser” della nuova sinistra italiana), una mole di dati e cifre contro tutti i temi controversi del nostro tempo: matrimonio omosessuale, aborto, eutanasia infantile, diagnosi prenatale, “dolce morte”, omogenitorialità, uteri in affitto, transessualità, rapporti familiari. Facendosi accompagnare da punti di riferimento molto eterogenei ma tutti confluenti contro l’attuale Pensiero Unico: da S. Tommaso d’Aquino a Papa Francesco, da Pier Paolo Pasolini ad Hegel.

4 DICEMBRE: “SCIOPERO COSTRUTTIVO” DELLA FAMIGLIA ITALIANA

Nelle conclusioni della manifestazione, l’annuncio di Filippo Savarese: lo “sciopero pro-famiglia” sui banchi di scuola per i ragazzi italiani, convocato per venerdì 4 dicembre. «Trasformando La Manif Pour Tous Italia in “Generazione Famiglia” – ha detto nel suo applaudito intervento il portavoce della Manif Pour Tous-Italia – abbiamo lanciato tre grandi operazioni nazionali contro l’ideologia del Gender. Una di queste è la “Giornata Nazionale per il Diritto di Priorità Educativa della Famiglia”, che cadrà il 4 dicembre. Invitiamo le famiglie a tenere con sé i figli in quel giorno, per rappresentare in modo concreto che su temi come la sessualità, l’affettività e la morale la competenza educativa è della famiglia! Non sarà un’azione in polemica coi singoli istituti ma una giornata simbolica».

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