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Tutti i nuovi affari ferroviari della Cina negli Stati Uniti

Oltre i dazi di Trump, ecco i nuovi affari ferroviari dei cinesi in Usa: gli ultimi, in ordine di tempo, sono 418 vagoni della metropolitana a Boston e 168 treni che verranno prodotti ogni anno a Chicago. E’ la doppia scommessa del colosso cinese CRRC Corp Ltd che lunedì 10 aprile dal City Hall Plaza di Boston ha annunciato l’entità dei nuovi contratti conclusi con gli Usa. Risale al 2014 l’ingresso del colosso asiatico nel mercato a stelle e strisce: il primo contratto riguardò 1.359 tra vagoni della metropolitana e treni pendolari.

ASSE USA-CINA

I dati del Ministero del Commercio di Pechino quotano l’interscambio commerciale tra i due Paesi a 519,6 miliardi di dollari raggiunto nel 2016. Logico immaginare nuove scommesse come quella avviata da CRRC. Solo nello scorso semestre, e in concomitanza con le dichiarazioni al vetriolo di Trump contro i cinesi, ordini milionari erano già partiti da Boston, Los Angeles, Philadelphia. Il presidente della CRRC, Liu Hualong, ha annunciato che l’azienda non solo si espanderà ancora sul mercato statunitense, ma aumenterà anche la cooperazione complessiva tra Cina e Usa circa il transito ferroviario. Il produttore infatti sta costruendo un impianto a Springfield del Massachusetts, un tempo il centro manifatturiero degli Stati Uniti. Il vecchio distretto industriale è situato nel sud-est di Chicago ed è stato il protagonista di gloriose stagioni dell’industria manifatturiera, per poi subirne il declino. La città è anche il luogo dove gli studenti stranieri più antichi della Cina, come Rong Hong e Tien Yow Jeme, hanno iniziato i loro sogni e carriere. I 418 vagoni della metropolitana da consegnare a Boston saranno prodotti nello stabilimento di Springfield che dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno. A Chicago un nuovo impianto produrrà almeno 168 treni della metropolitana ogni anno.

INDUSTRIA E PR

Quando lo stabilimento di Springfield venne inaugurato, il 3 settembre del 2015, un pensionato di nome Mike fece appendere uno striscione sulla parete del suo bar con su scritto “Welcome CRRC” per esprimere un saluto al produttore cinese. Il management cinese è riuscito nella mission “sociale” di conservare lo stile novecentesco degli edifici, una mossa che è stata apprezzata dai locali, desiderosi di non vedere trasformate in hi tech la cultura e la tradizione del posto. E dopo 36 anni di “silenzio industriale”, lo scorso 16 marzo si è svolta la cerimonia di inaugurazione dello stabilimento con la soddisfazione delle istituzioni locali. Il primo cittadino di Chicago, Rahm Emanuel, non solo ha pubblicamente sostenuto che CRRC può servire la città, ma ha aggiunto che proprio da Chicago sarà possibile strutturare una interconnettività delle forniture, diffondendo questi prodotti made in Chicago a più città degli Stati Uniti. E grazie alla strategia di CRRC che ha saggiamente coinvolto anche lavoratori di famiglie che, da generazioni, sono state impegnate nella catena produttiva delle locomotive, come i Williams.

Inoltre CRRC ha deciso di istituire centri di ricerca e di produzione per il transito ferroviario negli Stati Uniti, con il personale che sarà assunto e formato già sul territorio americano, proprio per evitare le polemiche relative alla gestione della forza lavoro e alle aziende straniere. Lo scenario che si apre, all’indomani di questa operazione, è quello di rendere Chicago un nuovo hub
del trasporto su rotaia, in un momento in cui la nuova politica energetica interna della Casa Bianca si dirige senz’altro verso i combustibili classici.

FREDDO A CHICAGO

Per convivere con le basse temperature frequenti nel distretto di Chicago, la CRRC ha intenzione di applicare il format già sperimentato con successo in Cina, grazie alla Lanzhou-Xinjiang. Si tratta della linea ultramoderna ad alta velocità presente nel nord-ovest della Cina, nella provincia di Gansu, che si spinge fino a Ürümqi nel Xinjiang per circa 1.776 km. Serve un territorio dove le folate di vento sono fortissime. Nel 2007 hanno provocato un incidente ferroviario ribaltando un treno intero, con 4 morti e diversi feriti. Per questa ragione accanto alla ferrovia venne costruita in parallelo anche una sorta di galleria-cuscinetto per la protezione dal vento, proprio per offrire una maggiore sicurezza alla nuova arteria che, dopo 4 anni di lavori, è costata 143,5 miliardi di yuan, passando da tunnel a 3000 metri sul livello del mare: il che lo rende il più alto binario ferroviario ad alta velocità in tutto il mondo.

CHI E’ CRRC?

Con 180mila dipendenti e 46 filiali, CRRC è il più grande produttore di materiale rotabile del pianeta. La società madre è la CRRC Group, di proprietà dello Stato cinese. E’ stata selezionata dal mercato Usa battendo la concorrenza di giganti come Hyundai Rotem e Bombardier. I ricavi nel 2015 sono stati di 37,8 miliardi di dollari, classificata al 226mo posto nella Lista Fortune Global dedicata alle prime 500 aziende del mondo.
E’guidata da Liu Hualong che lo scorso 17 gennaio, a pochi giorni dalle prime dichiarazioni pro dazi di Donald Trump, intervenendo al World Economic Forum di Davos assieme ai Ceo di colossi come IBM, Walmart, General Electric, Cisco Systems e China National Machinery Industry Corp, siglò una dichiarazione congiunta con i 13 super manager in cui sosteneva che “la cooperazione tra imprese cinesi e statunitensi è l’unica strada da percorrere tra la crescente incertezza economica e rischi geopolitici”. A quelle frasi di Trump sui dazi è seguito l’incontro bilaterale con il Presidente cinese Xi Jinping dello scorso 7 aprile in cui il Presidente Usa ha accolto Xi con la rassicurazione sul fatto che tra loro due si stabiliranno “relazioni molto molto buone”.

twitter@FDepalo

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