A Palazzo Chigi visita dell’alto rappresentante della politica estera dell’unione, un’occasione per fare il punto sui principali dossier di politica estera, comprese le guerre in corso, con la progettualità legata alle iniziative della nuova commissione europea
Francesco De Palo
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Italia-Turchia, intesa geopolitica in vista del vertice intergovernativo
Il contatto telefonico tra Meloni ed Erdogan conferma le buone relazioni e le intenzioni attuative sugli scacchieri più complessi, come Siria e Libia. Si pone inoltre il tema della mediazione sul tavolo ucraino che vede Ankara mai doma, assieme alle parole di Trump su Erdogan. La proiezione globale mescolata al Piano Mattei ha necessità di un feeling con Ankara
Meloni svela 5 nuovi Paesi obiettivo del Piano Mattei. La risposta a Formiche
In occasione della conferenza stampa di inizio anno, il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda di Formiche.net annuncia che Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal saranno i nuovi Paesi nei quali il Piano Mattei opererà e promette: “Le due grandi sfide secondo me per il 2025 sono internazionalizzare ed europeizzare il piano, ovvero il lavoro che l’Italia ha già cominciato a fare con il G7”
Le ambizioni di Erdogan e i progetti di Trump. Il doppio puzzle in Medio Oriente
Perché il rapporto tra Erdogan e Netanyahu può amplificare il conflitto in Medio Oriente ma accelerare l’equilibrio in Siria (con un colpo contro i curdi)? Al contempo le ambizioni della Turchia di ripristinare un’influenza in stile patria blu potrebbero portare ad un aumento delle tensioni. Sullo sfondo il ruolo del golfo e i progetti di Trump
Gazprom perde sul gas, ma l'Ue teme sul fronte kosovaro
Non sfuggirà che la questione dello stop al transito del gas russo e quella delle elezioni in Kosovo, previste per il 9 febbraio, rappresentano due occasioni per ragionare sulle mosse dei super player esterni, che provano a destabilizzare il costone balcanico in chiave geopolitica
Sull'immigrazione, la Francia faccia come l'Italia di Meloni. Parola di Le Figarò
Endorsement de Le Figarò alla premier italiana: “In Italia, Giorgia Meloni che, ancora una volta, le nostre buone menti ci avevano spiegato non avrebbe combinato nulla, è ad un passo dal successo: in un anno gli arrivi sulle coste italiane sono diminuiti del 65%”. Mentre a Parigi “con il suo folle scioglimento, il capo dello Stato ha fatto sprofondare la Francia in una spirale vertiginosa dalla quale non potrà, di fronte alla Storia, sottrarsi alle proprie responsabilità”
Perché lo stop al gas russo dall'Ucraina non preoccupa più
Oggi, al netto della difficoltà strutturale in cui resta invischiata la Germania, il panorama europeo può definirsi sostanzialmente in equilibrio con gli obiettivi e non soggetto a salti nel buio. Con la nave Bw Singapore a Ravenna, la capacità complessiva di rigassificazione italiana a 28 miliardi di metri cubi, è uguale ai volumi importati via gasdotto dalla Russia prima dell’invasione dell’Ucraina
Il pragmatismo euroatlantico premia l'Italia di Meloni. La versione di Menia
“L’Europa oggi ha mutato volto: la debolezza strutturale dei governi di Parigi e Berlino è controbilanciata dalla stabilità di quello di Roma che, grazie all’autorevolezza della sua guida, si è imposto come una voce credibile e progettuale”, spiega il vicepresidente della commissione difesa/esteri del Senato. “Il ponte tra Ue e Usa è una ulteriore sfida che andrà affrontata dal governo nel corso del nuovo anno, senza dimenticare un altro elemento fondamentale: gli investitori stranieri credono nell’Italia di Giorgia Meloni sulla base di dati e prospettive”
Ieri in Libia, oggi in Siria. La dottrina Fidan e le mire di Ankara
Il ministro degli Esteri turco ritiene che la raccolta di informazioni possa influenzare in modo silenzioso, invisibile ma decisivo le scelte in politica estera. Inoltre è figlio di un curdo, mentre sua madre è di Denizli, una città vicino alla costa dell’Asia Minore: una famiglia che lo ha portato a capire curdi, turchi, orientali ed europei e, in prospettiva, l’idea che possa ereditare il potere erdoganiano
È l'Ucraina la spinta per l'allargamento europeo ai Balcani. Parla Carteny
“Belgrado e Podgorica? Hanno posizioni differenti, ma da queste posizioni continuano ad avere un’importante partnership e una importante sintonia con la Russia. Il Kosovo? La de-escalation che si è tentato di fare in questo periodo è stata un punto fondamentale, ma nuove situazioni di avvio di risoluzione potrebbero giungere da progetti di cooperazione regionale”. Conversazione con il docente della Sapienza