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Come e perché Sergio Mattarella ha elogiato la Guardia costiera

Sergio Mattarella, guardia costiera

La prima volta di un presidente della Repubblica nella sede del comando generale della Guardia costiera è il segno di un’attenzione particolare in un momento particolare. E dunque Sergio Mattarella, alla vigilia della festa per i 152 anni di fondazione del Corpo e davanti ai comandanti delle 55 Capitanerie di porto, ha dato atto alla Guardia costiera che “le tante vite salvate in questi anni con competenza, professionalità e passione oltreché con costante e grande umanità vi hanno fatto guadagnare la riconoscenza del Paese, dell’Europa e del mondo intero”.

Il dramma dell’immigrazione fa dire al Presidente che “non si può affidare ai trafficanti di esseri umani la chiave delle immigrazioni in Europa”, un sottinteso invito a intervenire collegialmente (e non solo da parte italiana) a stroncare quei traffici. È “la Repubblica – ha sottolineato Mattarella – che vi affida compiti rilevanti e io vi ringrazio ed esprimo apprezzamento per quello che fate”.

Prima di accompagnare il Capo dello Stato nella sala operativa che 24 ore al giorno coordina i soccorsi in mare, il comandante della Guardia costiera, ammiraglio Vincenzo Melone, aveva ricordato “lo straordinario sforzo” profuso per affrontare “l’emergenza umanitaria legata a flussi migratori senza precedenti”, ma gli 11 mila uomini e donne impiegati operano anche in altri settori, dal comando dei porti alla sicurezza della navigazione alla salvaguardia ambientale. L’attenzione del pubblico, inevitabilmente, è rivolta soprattutto all’immigrazione e negli interventi della Guardia costiera, ha detto Melone, “la differenza la fa il cuore”.

All’incontro con Mattarella erano presenti anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e quello della Marina, ammiraglio Valter Girardelli, essendo la Guardia costiera un corpo della Marina militare. In un successivo incontro con il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, nel cui dicastero è inquadrato il Corpo, il ministro ha accennato indirettamente al dibattito politico e sociale sull’immigrazione affermando che non ci sono dubbi sul fatto che “debbano valere le regole del mare e dell’umanità”. “La gente – ha aggiunto Delrio riferendosi al filmato di pochi minuti realizzato dalla Guardia costiera nei mesi scorsi per spiegare che cosa accade quando c’è un salvataggio in mare – non capisce perché non vede quelle immagini. Quello dell’immigrazione è un problema da risolvere alle radici”.

L’ultimo atto è un piccolo colpo di scena. Come ringraziamento e conferma della collaborazione degli ultimi anni, l’ammiraglio Melone ha regalato a un Delrio sorpreso e commosso la propria sciabola, gesto che per un ufficiale è il massimo riconoscimento possibile.

I VIDEO DELLA GUARDIA COSTIERA

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