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Così Leonardo scalda i muscoli e si prepara alla fiera di Farnborough

Manca ormai davvero poco all’atteso salone di Farnborough, uno dei più celebri airshow internazionali, che lunedì prossimo aprirà i battenti alle porte di Londra. Con circa 1.500 espositori, la rassegna riunirà tutti i big mondiali, forte dei 124 miliardi di dollari (tra ordini e intese varie) registrati nell’edizione precedente, quella del 2016. All’ombra dei negoziati per la Brexit, giunti probabilmente a un momento di svolta, il comparto dell’aerospazio si ritroverà per sette giorni in Inghilterra, e non mancheranno le grandi aziende italiane, a partire dal campione nazionale Leonardo.

GLI ULTIMI ACCORDI DI LEONARDO

L’azienda guidata da Alessandro Profumo è reduce da una settimana positiva, con il contratto da 44 milioni di euro siglato con la Guardia di Finanza per un Atr 72Mp, velivolo deputato al pattugliamento marittimo. L’intesa, che riguarda anche i relativi servizi di supporto logistico e addestrativi, potrebbe arrivare a un valore di 250 milioni grazie alle opzioni già definite. Qualche giorno prima è stata annunciata inoltre annunciata la firma di una lettera d’intenti con l’azienda Polska Grupa Zbrojeniowa (Pgz), holding di cui fanno parte 60 imprese polacche. La sigla sancisce la collaborazione sul programma Aw249, il nuovo elicottero da combattimento (successore del Mangusta), pensato per le esigenze dell’Esercito italiano e per la sua variante polacca, mirata al programma “Kruk”.

L’AZIENDA A FARNBOROUGH

Al salone inglese, l’azienda di piazza Montegrappa porterà alcune delle sue più innovative soluzioni, dagli elicotteri ai droni, passando per addestratori e sistemi di cybe-security. Debutteranno all’airshow la più recente configurazione dell’elicottero AW101 della Royal Norwegian Air Force (in versione ricerca e soccorso, equipaggiato con il radar a scansione elettronica Osprey) e il velivolo da pattugliamento marittimo P-72A dell’Aeronautica italiana. In versione Sar ci saranno anche un Aw189 e un modello della cabina del convertiplano Aw609. Sarà esposto in versione utility ed elisoccorso un AW169, mentre sul lato sicurezza ci saranno un Aw159 Wildcat della Marina britannica, e un Super Lynx Mk21A brasiliano. Oltre al P-72A, equipaggiato con il sistema di missione ATOS e il radar a scansione elettronica Seaspray, in tema di operazioni Isr (Intelligence, sorveglianza e riconoscimento) avanzate ci saranno i sistemi unmanned Awhero (ad ala rotante) e il Falvo Evo (ad ala fissa). Nel campo dell’addestramento e attacco leggero, Leonardo porterà al salone l’M-346 nella versione Fighter attack, in mostra con il radar Grifo-346. In esposizione anche il T-100 con Large area display, il velivolo con cui Leonardo partecipa alla maxi gara T-X per i futuri addestratori della Us Air Force. L’azienda italiana sarà presente anche con l’Eurofighter, che la vede fortemente coinvolta (pari a circa il 36% del programma) e per cui fornisce il 60% dell’avionica. Leonardo è, tra l’altro, capofila del consorzio nella fornitura di 28 velivoli al Qatar, con il quale ha siglato il contratto nel 2016.

LE ATTIVITÀ SPAZIALI

La società italiana porterà a Farnborough anche le proprie soluzioni del settore spaziale, dai servizi per la gestione dei big data a quelli per intelligence e sicurezza. Ci saranno al salone le aziende della “Space Alliance”, le due joint venture di Leonardo con la francese Thales: Telespazio (67% dell’italiana e 33% dell’azienda transalpina) e Thales Alenia Space (a percentuali invertite). Quest’ultima presenterà al salone la sua “esperienza digitale”, esibendo presso il proprio stand BlackSky, la nuova piattaforma digitale per l’accesso ai dati che fornisce servizi di monitoraggio geospaziali.

LE DUE NOVITÀ: SPIDER E GRIFO-E

Al salone britannico Leonardo porterà anche due assolute novità: un prodotto per la Communications intelligence (ComInt) e il più recente radar a scansione elettronica. La prima soluzione si chiama “Spider” in virtù delle otto antenne a radio frequenza che contiene nel proprio sistema. Con funzioni di intelligence, Spider è in grado di intercettare e analizzare le comunicazioni provenienti da fonti ostili in tempo reale, consentendo di monitorare la posizione delle forze nemiche grazie ad una avanzata tecnologia di geolocalizzazione integrata. Con un peso inferiore a 20 Kg e un facile integrazione sotto la pancia del velivolo (dall’Atr-72MP ai droni di classe Male), il sistema ha effettuato i test di funzionamento e dovrebbe essere fornito a partire dal 2019. La seconda soluzione si chiama invece Grifo-E ed è l’evoluzione del radar Grifo a scansione meccanica (venduto in 450 esemplari a sei Forze aeree). Si tratta del più recente tra i sensori a scansione elettronica di Leonardo, utilizzabile come radar di controllo del tiro con prestazioni avanzata. Integrabile su una vasta gamma di piattaforme, il sensore verrà qualificato nel 2019 e sarà pronto per le prime consegne nel 2020.

IL CONTESTO EUROPEO E IL NODO BREXIT

Un attenzione particolare al salone sarà rivolta al tema della Brexit. La possibilità di un’uscita senza accordo dall’Ue del Regno Unito ha già alimentato timori anche per i possibili effetti sul comparto difesa e aerospazio. A lanciare l’allarme sull’ipotesi del no deal è stato per primo il gruppo franco-tedesco Airbus, seguito poi anche da Leonardo. “La situazione è particolarmente complessa”, ha riconosciuto di recente l’ad Alessandro Profumo. “Siamo un’azienda che ha sviluppato tantissimi programmi con il Regno Unito”, abbiamo “settemila persone nel Paese e una catena del valore complessa; pezzi dei nostri elicotteri vanno e vengono più volte dall’Italia al Regno Unito”. Date le caratteristiche del comparto in Europa, “se viene a mancare il Regno Unito – ha aggiunto Profumo – il nostro Paese si troverà in una situazione di particolare debolezza; potremmo finire per diventare un Paese nel quale si fa solo off-set”. D’altra parte, l’azienda di piazza Montegrappa è lanciata sulla difesa europea, che attende per il periodo 2021-2027 i 13 miliardi di euro che la Commissione europea ha proposto di destinare al Fondo ad hoc (Edf). Leonardo guida Ocean 2020, il più importante progetto della Preparatory action sulla difesa europea (Padr, fase embrionale del Fondo), alla testa di un team formato da 42 partner di 15 Paesi. Dal valore di 35 milioni di euro, il progetto è focalizzato sulle tecnologie per la sicurezza marittima. Inoltre, al salone ILA di Berlino, lo scorso aprile, Leonardo ha rinnovato (insieme a Airbus e Dassault) il pieno sostegno al programma europeo per un velivolo unmanned di nuova generazione (l’Eurodrone o Male Rpas).

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