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Hong Kong, Wong e altri 2 attivisti condannati al carcere

Il governo cinese ha condannato il giovane dissidente Joshua Wong a più di 13 mesi di carcere, mentre le autorità hanno arrestato un altro leader del movimento studentesco, Keith Fong Chung-yin

Continua il braccio di ferro del governo cinese contro i dissidenti pro-democrazia di Hong Kong. Il giovane attivista Joshua Wong è stato condannato a 13 mesi e mezzo di carcere per avere organizzato e promosso nel 2019 una protesta non autorizzata nei dintorni del quartiere generale della polizia di Wan Chai. Insieme a Joshua Wong sono stati condannati anche altri attivisti: per Agnes Chow le autorità hanno deciso 10 mesi di reclusione, e Ivan Lam sette mesi.

Wong si era dichiarato colpevole dell’accusa di avere organizzato la protesta contro l’eccesso di forza usata dagli agenti della sicurezza, e anche del disegno di legge sull’estradizione di sospetti in Cina, progetto di legge che però è stato ritirato. Successivamente, invece, è stata approvata la legge sulla sicurezza nazionale, sfruttata per condannare un’altra giovane dissidente, Agnes Chow.

E in queste ore, è finito anche dietro alle sbarre il leader del movimento studentesco, Keith Fong Chung-yin. L’accusa è di ostacolo alla giustizia, possesso di armi e resistenza all’arresto, sempre in relazione alle proteste del 2019.

Il sindacato di studenti della Hong Kong Baptist University ha pubblicato sulla pagina Facebook che più di 20 agenti della polizia hanno arrestato il loro presidente ad interim, Keith Fong Chung-yin. Per la polizia, il dissidente possedeva dispositivi laser per “scopi industriali o militari”. Lui invece sosteneva che gli servivano per osservare le stelle.

“Condanniamo severamente gli arresti arbitrari dei signori della guerra di Hong Kong rivolti ai membri del nostro sindacato studentesco – ha dichiarato il sindacato  -. L’obiettivo del regime autoritario di diffondere il terrore bianco e prendere di mira i dissidenti è ovvio”.

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