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Il nuovo presidente della Cdu è Armin Laschet. La linea Merkel continua

Armin Laschet

Chi è Armin Laschet, il nuovo presidente della Cdu. Il ritratto di un merkeliano di ferro, oggi ministro presidente del land tedesco più popoloso

Armin Laschet, ministro presidente del Nordreno-Vestfalia, è il nuovo presidente della Cdu. Il favorito di Angela Merkel ha battuto Friedrich Merz, che della cancelliera è lo storico avversario interno, fautore di una linea più conservatrice. I delegati al congresso si sono così divisi: 521 Laschet, 466 Merz.

CHI È

Laschet, nato a Burtscheid in Renania settentrionale-Vestfalia nel 1961, è ministro presidente del land tedesco più popoloso. Il suo braccio destro, come ricorda Agenzia Nova è il ministro della Salute Jens Spahn, giovane ed omosessuale. La corrispondenza tra i due è biunivoca. Da un lato, Laschet ha in Spahn un simbolo del futuro. Dall’altro, Spahn ha in Laschet il vantaggio dell’esperienza di governo e l’appoggio dell’establishment cristiano-democratico. Risorse importanti in un momento in cui il ministro della Salute tedesco starebbe valutando di candidarsi a cancelliere a settembre, mentre viene duramente criticato dagli alleati della SpD per i ritardi e le carenze nella campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in corso in Germania.

IL SUO PROGRAMMA

Laschet, ricorda sempre Agenzia Nova, si è presentato al congresso della Cdu con un programma che, elaborato con Spahn, prevede in particolare l’istituzione di un ministero per la digitalizzazione, settore in cui la Germania è in grave ritardo. In materia di sicurezza interna, risalta l’impegno alla lotta contro criminalità ed estremismo, tema su cui Laschet ha recentemente insistito chiedendo il potenziamento dell’Ufficio europeo di polizia (Europol). Per il resto, il documento di Laschet e Spahn ricalca le posizioni di Merkel: unità nella Cdu, europeismo e multilateralismo, in cui la Germania affianca al rapporto con gli Stati Uniti quello con Russia e Cina. Infine, l’esclusione di ogni collaborazione dei cristiano-democratici con Alternativa per la Germania (AfD), partito nazioalconservatore che raccoglie consensi anche nell’estrema destra. In AfD sono transitati molti degli elettori della Cdu, stanchi o delusi da Merkel, e a loro guarda Merz con la sua intenzione di imprimere una virata verso destra all’Unione cristiano-democratica. Ipotesi assolutamente respinta da Laschet, che vuole mantenere la Cdu al centro.

IL PRIMO TURNO

Tre astenuti, 992 voti espressi: 385 per Merz, 380 per Laschet, 224 per Norbert Röttgen, ex ministro dell’Ambiente, oggi influente presidente della commissione Esteri del Bundestag, noto per le sue posizione dure contro Russia e Cina. Al ballottaggio al congresso della Cdu per scegliere il prossimo leader (e, forse, candidato cancelliere alle elezioni di settembre) sono andati Merz e Laschet. In vista della seconda votazione, Röttgen potrebbe aver scelto di dirottare i suoi voti tentato da un ticket con Laschet, i cui sondaggi su base nazionale non sembrano favorire la sua candidatura come cancelliera a settembre.

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