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Chi è (e cosa ha fatto) l’ex di Chávez che il regime reclama dall’Italia

Rafael Ramírez, accusato di tradimento alla patria e riciclaggio, vive in Italia da molti anni. La giustizia italiana ha un mese di tempo per decidere se approvare l’estradizione in Venezuela

La giustizia italiana ha un mese di tempo per decidere se estradare o no in Venezuela Rafael Ramírez, ex direttore della statale petrolifera venezuelana, Pdvsa, ed ex ministro del Petrolio del presidente Hugo Chávez.

Roberto De Vita, avvocato di Ramírez, ha spiegato all’agenzia Efe che martedì si è celebrata l’udienza nel Tribunale di Appello di Roma per prendere una decisione sulla richiesta di estradizione presentata dal regime venezuelano.

Roberto Cavallone, procuratore Generale della Corte d’Appello di Roma, ha emesso a luglio un parere favorevole, ma oggi, dopo avere ascoltato la difesa dell’ex ministro venezuelano, ha deciso di chiedere una sentenza contraria, secondo De Vita: “È stata un’udienza lunga, e soprattutto intensa, per gli argomenti trattati e il dibattito […] è necessario prendere coscienza del fatto che l’Onu e l’Ue sostengono che in Venezuela non si rispetta lo stato di diritto, e che si sono verificati violazioni dei diritti umani, che Ramírez è un politico perseguitato”. L’avvocato ha aggiunto che in Venezuela si usa la legge contro il terrorismo per perseguitare persone, come Ramírez, che non incorrono in questo reato.

A luglio del 2020, la Corte Suprema di Giustizia venezuelana ha dichiarato “ammissibile” la richiesta di estradizione contro Ramírez e ha assunto l’impegno davanti all’Italia di processarlo con le “dovute garanzie”. L’ex ministro, che ha la doppia cittadinanza, ed è stato anche ambasciatore del Venezuela alle Nazioni Unite, è accusato di tradimento alla patria e riciclaggio di denaro, insieme al cugino Diego Salazar e all’imprenditore Jorge Enrique Luongo.

Come ricorda il quotidiano italiano in Venezuela, La Voce d’Italia, Ramírez sarebbe coinvolto “nel caso della ‘nave fantasma’ di proprietà dell’inesistente compagnia Petro Saudi Saturn, e anche nel caso dell’Office of Marketing Intelligence and Petroleum Policy, con sede a Vienna”.

Per il quotidiano è molto probabile che Ramírez sarà estradato in Venezuela: “La Procura Generale della Corte d’Appello di Roma avrebbe accolto la richiesta del Governo del presidente Maduro. Rafael Ramírez è accusato di appropriazione indebita e associazione a delinquere. L’ex ministro ed ex presidente della holding petrolifera venezuelana Pdvsa si trova in Italia. Vi risiede da anni, dopo essere fuggito dal Venezuela”.

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