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Occhi (spaziali) sull’Artico. Iris, il progetto di Thales Alenia Space

Un nuovo traguardo per Thales Alenia Space che ha siglato con Airbus un’estensione del contratto per sviluppare e qualificare Iris, un altimetro che farà parte dello sviluppo della missione Cristal del programma europeo Copernicus per l’osservazione dei ghiacci dell’Artico

Sta arrivando Iris, un nuovo strumento nello spazio che aiuterà nella salvaguardia del delicato ecosistema dell’Artico. Thales Alenia Space (Tas), joint venture di Thales (67%) e Leonardo (33%), ha firmato un accordo con Airbus defence and space per la missione Copernicus polar ice and snow topography altimeter (Cristal) per sviluppare Iris, il radioaltimetro interferometrico per il ghiaccio e la neve che sarà a bordo della missione. Cristal fa parte delle espansioni di Copernicus, il programma europeo per la fornitura di dati di osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea (Esa), condotto in partnership con la Commissione europea. Grazie ai diversi servizi offerti, Copernicus contribuisce significativamente al monitoraggio e alla salvaguardia dell’ambiente, nonché al monitoraggio del clima e alla valutazione delle catastrofi naturali per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei.

L’accordo

“Thales Alenia Space è orgogliosa di apportare il suo contributo alla missione Cristal, che svolgerà un ruolo cruciale nella comprensione e nel monitoraggio dei cambiamenti climatici, fornendo l’altimetro Iris, uno strumento che si avvale della nostra lunga esperienza nell’altimetria spaziale”. Così ha commentato la sigla del contratto il presidente e ceo della joint venture, Hervé Derrey. “Le regioni polari hanno un’influenza reale sui modelli climatici globali, sulla circolazione termoalina e sul bilancio energetico globale. Un programma a lungo termine per il monitoraggio della topografia polare terrestre, degli oceani e della neve, come Cristal, è pertanto estremamente importante”, ha continuato il ceo. La salvaguardia dell’Artico operata da Cristal fornisce infatti dati in merito a diversi aspetti, dalla misurazione dello spessore del ghiaccio marino all’altezza delle calotte glaciali, fino al monitoraggio delle acque costiere e interne che sono indicatori-chiave per misurare gli effetti dell’avanzamento del cambiamento climatico. Tas ha completato la prima fase di questo contratto, assegnato da Airbus defense and space nel 2020, inerente alla progettazione dell’altimetro con il superamento della Preliminary design review dello strumento. Ora si è pronti a entrare in una nuova fase: qualifica e sviluppo finale dello strumento. Secondo le previsioni, Iris verrà consegnato ad Airbus nel 2025, per essere poi integrato sul satellite Cristal, che dovrebbe partire alla volta dell’orbita terrestre nel 2027.

Iris

Il satellite Cristal sarà dunque dotato per la prima volta di un radioaltimetro a doppia frequenza in banda Ku/Ka che si occuperà di misurare e monitorare lo spessore del ghiaccio marino, nonché la profondità della neve sovrastante. Tali misurazioni potranno contribuire alle operazioni marittime, oltre che fornire dati utili alle pianificazioni di attività nelle regioni polari. Con le sue capacità interferometriche, che sfruttano dunque le interferenze tra più onde coerenti fra loro, Iris potrà misurare le variazioni di altezza delle calotte glaciali e dei ghiacciai di tutto il mondo, migliorando così la precisione delle misure fatte dal suo predecessore, il Siral-2, che agiva soltanto in banda Ku. L’operatività globale di Cristal potrà fornire un rilevante contributo per monitorare il clima terrestre in un contesto di rapidi cambiamenti climatici. Quello operato su Iris è un lavoro di squadra che come una catena di montaggio vede contributi da parte di diversi stabilimenti di Thales Alenia Space: in Francia è il primo contraente per l’altimetro Iris; mentre in Belgio verrà fornita l’alimentazione dell’amplificatore a stato solido in banda Ku e Ka; in Italia, invece, verrà realizzato l’oscillatore ultrastabile e in Spagna il transponder in banda S.

Altimetria spaziale

L’esperienza di Tas nell’ambito dell’altimetria spaziale e l’oceanografia non inizia però con Iris. Grazie all’altimetria spaziale è possibile studiare l’altezza della superficie del mare, lo spessore del ghiaccio marino, il livello dei fiumi e dei laghi, nonché la topografia della terra, della calotta glaciale e dei fondali marini. Lo sviluppo del nuovo altimetro Iris godrà dunque dell’eredità di diversi altri altimetri avanzati realizzati dalla società, tra cui: gli altimetri Poseidon sui satelliti Topex-Poseidon e Jason 1, 2 e 3 per l’Agenzia spaziale francese Cnes; l’altimetro Altika per il satellite oceanografico franco-indiano Saral e l’altimetro Sar (radar ad apertura sintetica) ad alta risoluzione Siral 2 per il satellite Cryosat-2 dell’Esa, in grado di misurare le variazioni di spessore del ghiaccio marino e il bilancio di massa del ghiaccio continentale con impareggiabile precisione; Tas fornisce inoltre gli altimetri Sar Sral per Sentinel-3 e l’altimetro Swim sul satellite Cfosat per il Cnes, che misura gli spettri delle onde.

(Immagine: Airbus)

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