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Acea spinge su ricavi e investimenti. Aspettando il termovalorizzatore

​La multiutility di Piazzale Ostiense chiude un 2022 condizionato dalla tassa sugli extraprofitti con ricavi per 5,1 miliardi, in crescita del 30% e investimenti per un miliardo

Acea tiene la barra ferma, nonostante l’impatto sui conti della tassa sugli extra profitti. La multiutility di Piazzale Ostiense, fresca di ricambio al vertice con l’addio alla presidenza di Michaela Castelli e l’arrivo di Barbara Marinali (già numero uno di Open Fiber), ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 5,1 miliardi di euro, in aumento del 29,4% rispetto al 2021, principalmente in conseguenza dell’incremento dei ricavi da vendita di energia elettrica. L’Ebitda è stato invece pari a 1,3 miliardi (+4% rispetto al 2021), mentre l’utile netto è pari a 280 milioni di euro (-11% rispetto al 2021).

E questo perché il contributo straordinario, imposto dal governo Draghi alle imprese che hanno guadagnato dai rincari dell’energia, ha eroso 37 milioni di euro dall’utile netto dell’utility controllata dal Comune di Roma. In aumento, tuttavia, gli investimenti, a oltre un miliardo di euro (+ 8%), con focus sui business regolati, che rappresentano l’86% dell’ebitda, salito a 1,3 miliardi di euro (+ 4%).

Per l’amministratore delegato, ex numero uno di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo “il 2022 è stato un anno complesso per l’instabilità geopolitica con effetti inflazionistici e una forte volatilità sui mercati dell’energia. Il gruppo ha registrato una positiva performance anche grazie alle importanti azioni messe in atto negli ultimi mesi dell’anno, come la riduzione dei costi, la maggiore efficienza operativa e il recupero dei margini”.

Palermo ha in tal senso ricordato anche che “sul fronte finanziario, a gennaio, Acea è tornata con successo sul mercato dei capitali, emettendo green bond per 700 milioni di euro ai tassi più competitivi del mercato”. Per il 2023, la previsione dell’ad è di “risultati positivi e in crescita anche grazie alle ulteriori iniziative di ottimizzazione industriale e finanziaria messe in atto dal management sin da inizio anno”.

Non è finita. Nel 2022 Acea ha sbloccato il raddoppio dell’acquedotto Peschiera, un progetto da 1,2 miliardi di euro inserito tra le dieci opere di interesse nazionale. Sempre nel corso dell’anno, è stata finalizzata l’assegnazione di progetti Pnrr per circa 560 milioni di euro. Acea ha presentato nei tempi anche il progetto per il discusso termovalorizzatore di Roma.

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