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Tutti i trumpiani con Trump a New York. Ecco chi c’era (e cosa si è detto)

Al Gala organizzato dal Young Republican Club è intervenuto l’ex presidente e oggi front-runner nelle primarie a destra. Insieme a Trump tutti i suoi fedelissimi, da Giuliani a Bannon. Fra i presenti, un’unica italiana, l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi. Qui la sua testimonianza della serata

La più antica e partecipata organizzazione giovanile del Partito Repubblicano statunitense ha riunito sabato scorso circa 800 persone, alla presenza dell’ex presidente Donald Trump, come tappa di avvicinamento alle primarie del Gop. Molteplici i temi trattati, come l’inflazione, il rincaro della benzina, i numerosi conflitti internazionali in corso. Nel suo discorso Trump ha spiegato che le prossime presidenziali saranno ancora più importanti per gli Stati Uniti, aggiungendo che la sua politica sull’immigrazione è stata il fattore che lo ha aiutato a salire al potere nel 2016. Tra i presenti, unica italiana, l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi.

Il gala repubblicano

Presenti il consigliere dell’ex presidente Steve Bannon, il suo avvocato difensore Alina Habba, l’ex sindaco di New York Rudy Guliani e i membri del Congresso Paul Gosar (R-Ariz.), Mike Collins (R-Ga.) e Cory Mills (R-Fla.). Presenti anche Rogan O’Handley, che ha contribuito a rendere popolare su twitter il boicottaggio anti-trans di Bud Light, e Harald Vilimsky, segretario generale dell’Euroskeptic Freedom Party austriaco, un partito di ultradestra.

Il presidente del club, il 29enne Gavin Wax, ha messo l’accento sul fatto che il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca sarà l’occasione per punire i suoi nemici politici: “Dato che so che lo Stato profondo sta ascoltando stasera, una volta che il presidente Trump sarà tornato in carica, non ci comporteremo più bene. Sarà il momento della vendetta. Tutti i responsabili della distruzione del nostro paese, un tempo grande, saranno chiamati a rispondere dopo anni di indagini infondate e di bugie del governo e dei media contro quest’uomo. Ora è il momento di ribaltare la situazione su questi veri criminali e rinchiuderli tanto per cambiare.”

La testimonianza

“Conosco da tempo Gavin Wax, presidente del Nyyrc, di cui sono anche membro da due anni – racconta a Formiche.net Ceccardi – da quel momento ho coltivato una relazione con questo mondo repubblicano ed è iniziata una fase di scambi. Gavin ha visitato più volte Bruxelles, abbiamo tenuto una conferenza insieme, inoltre è stato presente un mese e mezzo fa a Roma, in occasione della conferenza organizzata dai gruppi giovani della Lega di Identità e democrazia. Tra l’altro è di origine italiana, ha grande talento e si sta impegnando molto a New York dove ha fatto crescere non poco il club, che in città è il più antico. Tant’è che quella serata che si è tenuta sabato scorso al Cipriani Wall Street è la centoundicesima serata di gala. Ciò per significare che Gavin e tutta la sua squadra hanno rivitalizzato il club in una città, come New York, caratterizzata dall’alto tasso di democratici”.

Unica italiana

E osserva: “Sono stata onorata di essere l’unica ospite italiana invitata dagli amici repubblicani alla cena di gala annuale che come ospite di eccezione ha avuto proprio l’ex presidente Donald Trump. Assieme a me del Parlamento europeo c’erano anche tre colleghi un tedesco, un austriaco e una collega ungherese con circa 800 persone. Il biglietto partiva da 800 dollari fino ad arrivare a 20.000 per i tavoli più vicini al presidente. Ho avuto l’occasione di stringergli la mano in un breve saluto ma in seguito ho parlato con tanti altri repubblicani in particolare, con Steve Bannon che noi sappiamo essere l’ideatore delle campagne di Trump”.

Che ambiente ha trovato? “Ho respirato un grande senso spirito di rivincita e poi abbiamo ascoltato vari passaggi interessanti sulla politica estera, dove i conflitti internazionali sono sempre più preoccupanti. Secondo Trump siamo alle porte della terza guerra mondiale, queste sono state le sue parole, cariche di magnetismo. Non me ne vogliano gli altri candidati, ma lui ha un carisma unico. Vincerà le primarie senza problemi, poi per le elezioni si vedrà”.

Infine i giovani. Secondo Ceccardi la platea giovanile intervenuta al Cipriani dimostra che esiste uno zoccolo duro di “giovani Maga” (Make America Great Again) che è diventato ormai anche un brand con tanto di social hashtag e di merchandising. “Vedo molto entusiasmo dietro a Trump e dietro a tutta la sua comunicazione che vuole essere assolutamente controcorrente e contro il mainstream”.

Verso le primarie

Secondo l’ultimo sondaggio della Nbc News il 34% degli elettori repubblicani si considera più sostenitore di Trump che sostenitore del Partito repubblicano. Mentre un sondaggio realizzato dalla Cbs ad agosto ha affermato che quasi tutti i suoi elettori credono che l’ex presidente “lotta per persone come me”. Tra i suoi sfidanti Nikki Haley gioca la carta della rappresentante di una “nuova generazione” e sembra fare appello a quelli che alcuni chiamano gli elettori “Forse Trump”, mentre il governatore della Florida, Ron De Santis, si definisce una versione migliore e più recente di Trump al pari dell’imprenditore Vivek Ramaswamy. L’ultimo sondaggio realizzato da Des Moines Register/NBC News/Mediacom Iowa mostra che il 51% degli elettori del Gop vorrebbero Trump come prima scelta per la presidenza, rispetto al 43% in un sondaggio dell’ottobre scorso in Iowa.

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