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Sardegna alle urne. Ecco la sfida per le Regionali

Nel corso degli ultimi mesi Formiche.net ha seguito le Regionali della Sardegna con una serie di interviste e non solo. Dalle prime grane alle ultime scelte di coalizione, fino alle questioni più urgenti da affrontare in campo sociale

Giorno di voto in Sardegna per decretare il successore del leghista Christian Solinas alla guida della Regione. Urne aperte dalle 6.30 di stamattina fino alle 22 di stasera per scegliere uno dei quattro aspiranti governatori.

È possibile il voto disgiunto, cioè la scelta di un presidente di Regione diverso da quello collegato alla lista scelta.

I simboli stampati sulla scheda elettorale sono 25 e circa 1.600 i candidati a uno dei 60 posti di consigliere regionale.

Gli elettori possono mettere al massimo due preferenze, ma devono essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Alle 7 di domani mattina comincerà lo spoglio delle schede, e sarà definitivo. Non è infatti previsto il ballottaggio.

I CANDIDATI

Oltre a Paolo Truzzu per il centrodestra (sostenuto da nove liste), Alessandra Todde per il centrosinistra (dieci liste) e Renato Soru per la Coalizione Sarda (cinque liste) è in corsa anche Lucia Chessa (Sardigna R-Esiste).

Il centrodestra è compatto, ma rischia di essere indebolito dalla decisione di non avere ricandidato Solinas, il centrosinistra, invece, potrebbe pagare la scelta di Soru di candidarsi, in dissenso con la scelta di Todde imposta dai vertici nazionali di Pd e M5S.

AFFLUENZA ALLE 12

Alle ore 12 si è registrata un’affluenza pari al 18,4%: in aumento rispetto al 2019, che registrò il 16,57% e anche rispetto al 2014 quando, alla stessa ora, aveva votato il 14,5% degli aventi diritto.

INTERVISTE E COMMENTI 

Nel corso degli ultimi mesi Formiche.net ha seguito le Regionali della Sardegna con una serie di interviste e non solo. Dalle prime grane alle ultime scelte di coalizione, fino alle questioni più urgenti da affronatare in campo sociale.

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