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L’inclusione che esclude. Perché non ci interroghiamo sulla classe sociale? Scrive Laudadio

La distanza tra le classi sociali sta diventando sempre più ampia. In particolare, è assente dal dibattito italiano “la classe sociale d’origine”. Eppure, numerosi studi hanno dimostrato che tale variabile ha un impatto significativo, tra i maggiori, sulle traiettorie di carriera. tra gli adolescenti americani cresce la preferenza per una società più egualitaria e più giusta. Mi piace questa speranza in un mondo così, dove la classe sociale non è il miglior predittore del destino di una persona. L’opinione di Laudadio

Ti va di fare un figlio? 3 buoni motivi per rispondere di no

Di Andrea Laudadio

In Italia la natalità è ai minimi termini, nel saldo nascite/morti abbiamo perso una città come Bari. Anche la natalità dei cittadini immigrati sta diminuendo. Eppure, il 76% dei giovani italiani dice di voler avere dei figli. Cosa c’è tra il dire e il fare? Quali sono i “buoni motivi” per non fare dei figli? Il commento di Andrea Laudadio

Sei woke e non lo sai? L'analisi di Laudadio

Con “cultura woke” o “dittatura woke” si va a colpire in modo indistinto l’eccesso del politicamente corretto, ma senza sforzarsi di tracciare una linea che divida il giusto dall’eccessivo. Quindi, ciascuno può usarla a suo piacimento, bollando come woke quello che vuole. L’analisi di Andrea Laudadio

Addio Europass, torniamo al Cv di Leonardo. I consigli di Laudadio

Il curriculum vitae in formato europeo lo detesto. Brutta la grafica, penalizzanti i campi, lungo, standardizzato, sostanzialmente freddo. Consiglio sempre a tutti un formato personale, caldo, che rispecchi la mentalità di chi lo scrive. E che sia più simile a una risposta che a una domanda. Come fece Leonardo… Il commento di Andrea Laudadio

La scintilla populista e la banalità del merito. Il commento di Laudadio

Alla base del populismo c’è il tradimento della promessa meritocratica. Abbiamo raccontato un mondo dove impegno e talento garantiscono il successo personale e la realizzazione, ma i dati sulla mobilità sociale ci dicono che questo non è vero. La meritocrazia è l’attribuzione del potere sulla base del merito, ma cosa accade quando l’uguaglianza delle opportunità è soltanto una chimera? Numerosi pensatori ci invitano a rivedere la meritocrazia che rischia di diventare il motore della rabbia che anima il populismo

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