Skip to main content

Sechin e Rosneft hanno paura delle tasse di Putin sul petrolio?

Gli oligarchi del petrolio russi continuano ad essere spaventati dai piani fiscali del Cremlino. Dure le dichiarazioni - riportate dalle agenzie di stampa - del ceo di Rosneft, Igor Sechin. Sechin è uscito pubblicamente allo scoperto in merito alle dichiarazioni del ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, e dello stesso presidente Putin, riguardanti un previsto aumento della tassazione sulle attività energetiche, per…

Alaska, cosa accadrà con la fine delle trivellazioni di Shell

I gruppi ambientalisti di tutto il mondo hanno festeggiato la decisione del gruppo petrolifero Shell di sospendere le trivellazioni nella costa settentrionale dell'Alaska, che rischia adesso la bancarotta e la perdita di centinaia di posti di lavoro. L'Alaska non ha pace. Nel 2014 è ripiombata in una recessione regionale dovuta al crollo del prezzo del petrolio e alla generale perdita…

Tutte le novità sul petrolio iraniano

Mentre da New York, il primo ministro, Matteo Renzi, annuncia per novembre la prima visita ufficiale in Italia del presidente iraniano, Hassan Rohani, dall'accordo di Vienna, si intensificano gli sforzi economici della Repubblica Islamica. Il viceministro del petrolio, Mansoor Moazami, ha dichiarato all'agenzia di stampa Irna che le esportazioni di greggio potrebbero aumentare di un milione di barili al giorno già…

Come Petrobas continua a perdere pezzi

Dopo lo scandalo legato alle tangenti e alla corruzione, la principale società petrolifera del Brasile, la Petrobras, continua a perdere pezzi importanti del suo perimetro industriale, costretta a disinvestire sotto il fardello del debito. Come riporta il quotidiano O Globo, la compagnia ha informato di essere giunta alla fase conclusiva delle trattative con Mitsui Gas ed Energia do Brasil per la…

Il gas iraniano può salvare l'Ue dalla dipendenza da Mosca?

L'Iran potrebbe presto diventare il principale fornitore di gas dell'Unione Europea. A dirlo non è qualche esponente della cerchia ristretta degli ayatollah, ma - come ha riportato di recente il Wall Street Journal - alcune analisi della Commissione Europea. RIDURRE LA DIPENDENZA Bruxelles si è ora convinta che potrebbe importare dalla Repubblica Islamica - entro il 2030 - dai 25…

Eni, ecco chi all'estero mugugna per il colpo di Descalzi in Egitto

La scoperta del mega giacimento offshore a largo delle coste dell’Egitto ha già fatto le prime vittime. Ieri, sia la compagnia statunitense, Noble Energy, che quella israeliana Delek Group, hanno perso in soli 30 minuti quasi il 6 per cento in borsa. Sia la Noble che la Delek sono, infatti, responsabili dell’esplorazione e della distribuzione del gas prodotto in un altro…

Che succede fra Algeria e Opec

L'Algeria non sviluppa a pieno il suo potenziale petrolifero. A dirlo è il Dipartimento dell'energia Usa, secondo cui il potenziale algerino nel settore degli idrocarburi è notevole, ma non è stato sfruttato al massimo delle proprie capacità. Si tratta di un dato rilevante, soprattutto per l'Italia che, come ha confermato ancora lo scorso maggio il premier Matteo Renzi, intende mantenere…

Perché l'indipendenza energetica d'Israele passa per Cipro

La prima visita all'estero del capo del governo israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo la rielezione non è stata in Europa o a Washington, ma a Nicosia. Segno che per il governo di Tel Aviv la piccola isola del Mediterraneo orientale rappresenta ormai un elemento chiave della propria politica energetica. Come ha riferito anche il quotidiano Haaretz, al centro dei colloqui con…

Chi finanzia Turkstream

Le banche italiane guardano al gasdotto russo-turco, il Turkstream. L'interesse lo ha comunicato qualche giorno fa lo stesso plenipotenziario di Intesa Sanpaolo in Russia, Antonio Fallico. Per il gruppo italiano, il tubo che Putin ha voluto dopo l'abbandono del SouthStream rappresenta un progetto interessante, un investimento da finanziare. Intesa aveva già supportato altre due gasdotti russi: il Blue Stream e il…

Exit mobile version