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 About Mariella Palazzolo

È la fondatrice e amministratrice di Telos A&S, uno studio professionale specializzato nel public affairs, che segue clienti italiani e internazionali. Ha studiato filologia in Italia, storia dell’arte e arti decorative a Londra e di nuovo arte in Italia. Una volta si è persa dietro le porcellane del ‘700 della Wallace Collection. Quando è tornata, ha trovato il marito addormentato su un divanetto. È stato quello il momento nel quale ha deciso che la passione e il lavoro dovessero prendere strade separate. È così che è entrata nel settore della consulenza per le aziende e i gruppi di interesse. Ha lavorato a Bruxelles e a Londra, per poi tornare a Roma. È giornalista pubblicista e ha scritto di politica europea su Il Riformista e altre testate.

Toni Muzi Falconi. Se la lobby va in città

Conta di più un ministro della Repubblica o il sindaco di una metropoli? È la domanda che ci siamo posti noi di Telos A&S, quando abbiamo avviato la rubrica delle “Interviste con i sindaci” del nostro foglio mensile “Primo piano scala c”. Ed è la domanda che si pone il relatore pubblico Toni Muzi Falconi nell’intervista che ci ha concesso…

Lobby nel profit e nel non profit. Qual è la differenza?

La lobby del profit non piace a nessuno; mentre la lobby del non profit piace a tutti, piace talmente tanto che, nel senso comune, non viene nemmeno considerata tale. Per la nostra rubrica Lobby Non Olet ne abbiamo parlato con Paola De Angelis, che ha un’esperienza come lobbista, in entrambi i settori. Guarda l’intervista. Ovviamente la differenza non si trova…

Anna König Jerlmyr e il setaccio dei sindaci

“Comunismo, una cosa che funziona in teoria” canta Marracash in Margarita. La strofa andrebbe bene pure con “populismo”, “sovranismo” e “riformismo”, anche quelli funzionano solo in teoria. Spesso gli ismi in politica naufragano alla prova dei fatti. Nella serie di “Interviste con i sindaci” della testata di Telos A&S Primo Piano Scala c, abbiamo più volte riscontrato come l’annuncismo, che…

Isabella Conti. Se la politica è micragnosa e miope

L’uomo forte in politica è un concetto che, in un Paese con trascorsi dittatoriali come il nostro, dovrebbe spaventare a morte. Non è così. In quella che viene definita l’era della post politica, una figura vigorosa al potere (di solito uomo) continua ad avere il suo fascino. Le ragioni di questa predilezione possono essere ricercate nella sociologia o nell’antropologia, financo…

Michele Crepaz. Il puzzle italiano della lobby

Le potenti lobby come male oscuro del nostro Paese è un ritornello antico quanto la lobby stessa. L’anzianità del tema non ha portato tuttavia a un tentativo serio di risoluzione del problema. Lo slogan è: re-go-la-men-ta-zione! E noi lobbisti diciamo: bene, regolamentate! Ma poi non succede nulla di significativo. E, in un eterno ritorno, riparte il ritornello. Abbiamo parlato della…

Non dite a mia madre che faccio il lobbista… lei mi crede pianista in un bordello

È la manipolazione del titolo di un fortunato libro del 1979, scritto dal pubblicitario francese Jacques Séguéla: Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario… lei mi crede pianista in un bordello. Oggi il mestiere del pubblicitario, ai tempi considerato un persuasore occulto, è stato sdoganato. Gli strateghi dell’advertising d’antan, ma soprattutto la “vecchia” tv nella quale si esprimevano,…

Luigi De Magistris e la politica della non politica

Esiste politica senza la politica? È la domanda che ricorre nella politica contemporanea. Un avvitamento: la politica che mette in discussione la politica stessa, ossia i partiti e il meccanismo della rappresentanza. In alcune occasioni, diciamolo, porre la questione è una forma di populismo, l’ostentazione di un autenticismo che non ha nulla di autentico. In altre occasioni è una faticosa…

Alberta Laschena. Lobbista? Un lavoro da secchioni

I salotti di “quelli che contano” con i tappeti persiani e i quadri del ‘700 non sono l’habitat naturale del lobbista. Lo sono invece, o dovrebbero esserlo, le meste sedute di ginnastica posturale per tentare di frenare il processo di accartocciamento dei muscoli, conseguenza delle ore di scrivania e computer necessarie per studiare i dossier dei clienti. Niente di drammatico,…

Giuseppe Sala e la goccia da bere

Cosa resta della politica? È la domanda che mi sono posta in uno dei miei soliti viaggi in treno da lobbista itinerante. Ero seduta accanto a quattro ragazzi veneti che, a giudicare dalle magliette con un logo in bella vista, lavoravano per una ditta di cosmetici. Due maschi e due femmine, ci separava solo lo stretto corridoio del vagone. Scherzavano,…

Federico Anghelé, whistleblowing, lobbying e advocacy

Il termine whistleblower sembra uno degli ultimi ritrovati di quella disciplina un po’ fumosa che è lo storytelling. Quando lo senti per la prima volta, drizzi subito le antenne e attivi quello che Ernest Hemingway chiamava il crap detector, il rivelatore di str…ate. Non è così, perché dietro quell’anglicismo (spesso rivelatore di crap) si nasconde un tema molto serio. Cosa…

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