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 About Stefano Vespa

Ha lavorato 23 anni a Il Tempo, da collaboratore a caporedattore, e 12 al settimanale Panorama, che ha lasciato nel 2015 da capo della redazione romana. Si è sempre occupato di politica e cronaca e, da oltre vent'anni, anche di difesa e sicurezza. E' laureato in Giurisprudenza.

Caso Scieri, la svolta 19 anni dopo grazie alla commissione d'inchiesta

Ci sono voluti esattamente 19 anni per capire in modo probabilmente definitivo che cosa accadde nella caserma “Gamerra” di Pisa al parà di leva Emanuele Scieri, scomparso il 13 agosto 1999 e trovato morto il 16 agosto alla base di una torretta di addestramento; o, forse, per avere la conferma di quello che tutti pensarono in quei giorni: laureato in…

Libro bianco, missioni, reclutamento. Le priorità della Difesa secondo il generale Graziano

Gli scenari mondiali cambiano, le Forze armate devono adeguarsi costantemente e questo comporta scelte organizzative, riduzione di sprechi, ma anche certezza di fondi. Convincere il Parlamento che si tratta di ragionare su prospettive di qualche decennio non è facile, soprattutto in questa fase politica, ma è su questo che ha puntato il generale Claudio Graziano, capo di Stato maggiore della…

Nave italiana riporta migranti in Libia. Cosa è successo nel Mediterraneo

Il salvataggio di 101 migranti in acque internazionali davanti alla Libia rischia di costituire un precedente importante in questa fase di discussioni arroventate sul tema dell’immigrazione. La notizia è che il rimorchiatore Asso Ventotto dell’armatore Augusta Offshore di Napoli, un rimorchiatore a servizio delle piattaforme petrolifere dell’Eni, nella serata del 30 luglio ha riportato a Tripoli le persone che aveva…

Caro Salvini, perché l'emergenza razzismo esiste

La morte del marocchino ad Aprilia, in provincia di Latina, inseguito nella notte e pestato da due italiani ora accusati di omicidio preterintenzionale, sembra avere delle assonanze con i gravissimi fatti di Macerata dove all’inizio di febbraio Luca Traini sparò e ferì sei nigeriani dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro. Fu una reazione pianificata, chiaramente razzista, che aprì un infinito dibattito…

Più espulsioni e avanti con i Cpr. Le ricette di Salvini in attesa del decreto sicurezza

Una stretta sulle domande d’asilo e un incremento delle espulsioni anche con un aumento dei posti dei Cpr, i Centri per il rimpatrio. Sono alcuni dei punti illustrati dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nell’audizione alle commissioni riunite Affari costituzionali di Camera e Senato alle quali ha parlato anche di Libia e di mafie illustrando le proprie linee programmatiche e rinviando…

Un segnale ad Haftar e guerra alle fake news. Le novità dopo il viaggio di Trenta in Libia

La sintesi fatta dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, al rientro dalla visita di due giorni in Tunisia e in Libia presenta qualche novità politica e operativa. Insistere sul “progetto inclusivo” per arrivare alla stabilizzazione della Libia, annunciando l’intenzione di incontrare il generale Khalifa Haftar dopo il presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu, Fayez al Sarraj, evidenzia un…

Salvare la vita in mare. Il messaggio dei marinai delle Capitanerie di porto al governo

Il Vangelo non si tocca e il Vangelo del marinaio sta nel salvare la vita a chiunque rischi di morire in mare. La festa per il 153° anniversario dell’istituzione del corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera aveva come sfondo le polemiche interne e internazionali sull’immigrazione, il pugno duro del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, la faticosa compattezza governativa con…

La Salvini diplomacy, la tappa in Egitto e il traguardo libico

Il viaggio di Matteo Salvini in Egitto è stato un tassello di un puzzle grande e complicato. La stabilizzazione della Libia, la lotta ai trafficanti e quindi al terrorismo non si possono ottenere senza la collaborazione di tanti attori che purtroppo spesso sono in conflitto tra loro o almeno non in eccellenti rapporti. Il blitz al Cairo ha dei punti…

Manciulli spiega perché il jihadismo non è morto e come tenere la guardia (più) alta

“I periodi di calma apparente sono i più pericolosi, dobbiamo preoccuparci di quello che avviene sottotraccia nel jihadismo: l’Asia e l’Africa sono aree dov’è in grande espansione”. Andrea Manciulli, senior research fellow dell’Ispi sul terrorismo e grande esperto della materia, in questa intervista a Formiche.net fa il punto della situazione sul terrorismo internazionale e sottolinea quello che, a suo giudizio,…

Perché la crescita del jihadismo in Africa riguarda l'Italia più di quanto si pensi

La guerra al terrorismo internazionale potrebbe avere nell’immediato futuro uno scenario ampio e difficile: l’Africa tra Sahara e Sahel. La sconfitta militare dell’Isis in Siria e in Iraq non ha solo causato movimenti incontrollati di foreign fighter verso altri teatri come l’Afghanistan e verso i Paesi di provenienza, ma sta facendo spostare il baricentro verso aree africane tradizionalmente instabili e…

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