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Egitto, in Piazza Tahrir per protestare contro i militari

Nuova giornata di proteste in Egitto. I Fratelli musulmani e altre forze politiche hanno organizzato delle manifestazioni nel pomeriggio contro i militari al potere, mentre il paese attende nervosamente i risultati ufficiali del ballottaggio delle presidenziali. Centinaia di persone hanno già trascorso la notte a piazza Tahrir.
 
I Fratelli musulmani rivendicano la vittoria del suo candidato, Mohammed Mursi, nelle presidenziali, e sono impegnati in colloqui con gli altri movimenti laici sulla crisi politica in corso. Sarà annunciato “un progetto nazionale per la difesa della rivoluzione”, ha fatto sapere in un comunicato il braccio politico della fratellanza, il Partito libertà e giustizia. Mursi ha parlato anche al telefono con Mohamed ElBaradei, Premio Nobel per la pace e sostenitore del processo di transizione democratica.
 
Le tensioni si sono acuite dopo che il Supremo consiglio delle forze armate, che governa il paese dalla caduta di Hosni Mubarak, ha preso il controllo del potere legislativo, approfittando della decisione della Corte suprema del Cairo di sciogliere il Parlamento dominato dai Fratelli musulmani. Nel fine settimana dovrebbe anche giungere l´annuncio dei risultati ufficiali delle presidenziali. Sia Mursi, sia il suo rivale, Ahmed Shafiq, ex premier sotto Mubarak, rivendicano la vittoria.
 
E l´esercito egiziano difenderà “con decisione” gli interessi dello Stato di fronte a qualsiasi minaccia e ha condannato la pubblicazione anticipata e ufficiosa da parte dei candidati dei risultati delle elezioni presidenziali. Il comunicato del Consiglio Supremo delle Forze Armate è stato letto dalla televisione di stato, mentre migliaia di persone cominciano a radunarsi in Piazza Tahrir al Cairo per denunciare il “colpo di stato” dell´esercito prima della nomina del nuovo presidente.
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