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I consigli statalisti di Stiglitz a Mr. Obama

Joseph E. Stiglitz nel suo spazio mensile per The Project Syndicate, con “Mitt Romney´s fair share” concentra la sua attenzione sull’importanza di un sano Welfare State, dove ognuno, pagando le tasse, contribuisce al buon funzionamento dell’apparato statale.
 
La critica al candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, per quella che l’economista chiama “tax avoidance” fa dunque da spalla a un endorsement per il presidente degli Usa, Barack Obama, e per la sua politica dirigista.
 
Secondo Stiglitz, il pagamento delle tasse è infatti un aspetto fondamentale del vivere sociale. Il settore privato, centrale in tutte le economie moderne, non può da solo assicurare il successo: la crisi finanziaria iniziata nel 2008 dimostra la necessità di una maggiore regolamentazione in grado di assicurare un adeguato livello di competitività.
 
Secondo l‘economista l´innovazione tecnologica fondamentale premessa per ogni progetto di crescita di lungo periodo, presuppone finanziamenti governativi per la ricerca, e questo è un esempio tipico di bene pubblico.
 
Il partito repubblicano sottostima l´importanza del ruolo del pubblico nei campi di educazione, tecnologia ed infrastrutture. Le economie in cui i governi forniscono questi beni pubblici hanno un livello di crescita maggiore. Ma hanno un costo, che deve essere pagato attraverso un sistema di imposizione fiscale onesto ed equo. Coloro al vertice della scala gerarchica dell´economia americana non stanno partecipando in modo corretto all´erogazione dei beni pubblici, con un livello di tassazione che colpisce solo il 15% del loro reddito disponibili. E qui Stiglitz chiama infatti in causa l´avversario di Obama.
 
Secondo Stiglitz, Romney può anche non essere un evasore – solo una investigazione del US Internal Revenue Service lo accerterà – ma dato che l´aliquota maggiore negli Usa è del 35%, il candidato repubblicano è certamente quello che l’economista definisce un “tax avoider” su grande scala. Il problema non sembra essere solo Romney, infatti l´enorme livello di “tax avoidance” prodotto dall´economia attuale americana rende difficile finanziare i beni pubblici senza una economia moderna che cresce. Stiglitz conclude la sua analisi sostenendo che la “tax avoidance” sulla scala di Romney mina l´opinione della gente sull´onestà del sistema, indebolendo ancora di più i vincoli di condivisione che tengono la società unità.
 
L´analisi di Stiglitz si può leggere qui
 
e.m.
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