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Usa2012 La nomination ufficiale di Obama

Barack Obama è salito a sorpresa sul palco, proprio nel giorno in cui alla convention democratica l´ospite d´onore era Bill Clinton. L´ex presidente Usa è riuscito a scaldare la platea raccogliendo ovazioni e applausi.  Al termine del suo discorso, per sancire l´alleanza e il rapporto privilegiato con l´ex numero uno della Casa Bianca, Obama è sceso in campo stringendo la mano al suo predecessore, mentre gli applausi e le urla di incitamento facevano esplodere il palazzetto.
Poi è arrivato il tanto atteso momento della nomination ufficiale ed è iniziata la “roll call”, la procedura con cui i rappresentanti di ogni stato, uno alla volta, pronunciano un breve discorso e assegnano i delegati al candidato.
 
La linea del partito
Iniziata alle 17 (le 23 in Italia), la convention ha visto innanzitutto i delegati votare  per emendare la “party platform”, il documento che delinea la linea del partito per i prossimi quattro anni. E´ stato introdotto il riferimento a Gerusalemme come capitale di Israele, una questione spinosa e una modifica che “è stata introdotta per volontà del presidente Obama”, come hanno detto gli addetti della sua campagna elettorale. Non è stato però un voto tranquillo: condotto per acclamazione, è stato ripetuto tre volte e l´esito è stato accolto da un mix di applausi e cori di protesta.
Il cambio di rotta voleva mettere a tacere le critiche di alcune organizzazioni ebraiche e dei repubblicani, che accusano Obama di prendere le distanze da un alleato cruciale.
Al candidato repubblicano Mitt Romney non è bastata la modifica: “ho sempre detto che Gerusalemme è la capitale di Israele, ora anche Obama deve dirlo personalmente in modo inequivocabile”, ha precisato in una nota diffusa dal suo portavoce.
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