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La garbata disfida del Vaticano ai finti ordini equestri

Jimmy Savile, il defunto dj della Bbc accusato post-mortem di abusi sessuali sui minori, non c´entra. In vita fu insignito dell´Ordine di San Gregorio Magno, ma quell´ordine equestre non è in discussione. Il problema sono le imitazioni di ordini equestri non riconosciuti dalla Santa Sede che, tramite “insegne” e “diplomi cavallereschi”, compiono “abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona fede”. E´ per questo che la segreteria di Stato vaticana ha pubblicato oggi una “precisazione in merito agli ordini equestri”.
 
“La Segreteria di Stato, a seguito di frequenti richieste di informazioni in merito all´atteggiamento della Santa Sede nei confronti degli Ordini Equestri dedicati a Santi o aventi intitolazioni sacre – si legge nella nota – ritiene opportuno ribadire quanto già pubblicato in passato: oltre ai propri Ordini Equestri (Ordine Supremo del Cristo, Ordine dello Speron d´Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), la Santa Sede riconosce e tutela soltanto il Sovrano Militare Ordine di Malta ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta e l´Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e non intende innovare in merito”.
 
“Tutti gli altri Ordini di nuova istituzione o fatti derivare da quelli medievali non sono riconosciuti dalla Santa Sede, non potendosi questa far garante della loro legittimità storica e giuridica, delle loro finalità e dei loro sistemi organizzativi. Ad evitare equivoci purtroppo possibili, anche a causa del rilascio illecito di documenti e dell´uso indebito di luoghi sacri, e ad impedire la continuazione di abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona fede, la Santa Sede conferma di non attribuire alcun valore ai diplomi cavallereschi e alle relative insegne che siano rilasciati dai sodalizi non riconosciuti e di non ritenere appropriato l´uso delle chiese e cappelle per le cosiddette ´cerimonie di investitura´”.
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