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Obama e Romney hanno parlato di tutto tranne che di Europa

Nel terzo e ultimo dibattito presidenziale prima del voto del 6 novembre, alla Lynn University di Boca Raton, in Florida, Barack Obama e Mitt Romney hanno fatto il possibile per non dilungarsi sulla politica estera, visto che il tema non interessa molto agli americani.
 
La politica estera
I due candidati hanno però parlato (superficialmente) di Libia e terrorismo, Cina e Iran, Israele (mai di Palestina), Afghanistan, Siria ed Egitto, trovandosi d´accordo, tanto da scatenare l´ironia tra commentatori politici e spettatori, che a un certo punto, con Romney ´schiacciato´ sulle posizioni di Obama, hanno ipotizzato, nelle discussioni sui social network, un ticket ´Obama-Romney´.
“Cavalli e baionette” è stata la battuta fulminante di Barack Obama e adesso il tag più tweettato negli Usa, dopo questo terzo ed ultimo confronto in diretta tv. Al repubblicano che gli contestava il taglio delle navi da guerra (ormai ridotte per numero ai livelli del 1917) il presidente ha replicato: “Non stiamo giocando a battaglia navale. Abbiamo meno navi, ma anche meno cavalli e baionette”. Affondo che implicitamente accusa Romney di avere una concezione arretrata delle sfide della politica estera, un tema su cui Obama ha battuto spesso in questo dibattito ufficialmente dedicato proprio alla politica internazionale.
Ma i due candidati alla Casa Bianca hanno parlato anche di auto, debito pubblico, occupazione, tagli, educazione. Tanto che una delle battute memorabili della serata è stata quella del moderatore, l´esperto Bob Schieffer, della Cbs, quando ha cercato di riprendere il controllo dei confronto: “Parliamo di politica estera”.
 
Il confronto mancato
L´impressione che rimane del dibattito della Florida è quella di un confronto mancato, che non sposterà un voto, a due settimane dalle elezioni. Anche se, a caldo, gli elettori interpellati dalla Cbs sembrano non avere dubbi: ha vinto Obama (53%, contro 23% per Romney). Una delle poche certezze è che l´Europa non è mai stata nominata, se non quando Romney ha parlato di ´rischio Grecia´ per gli Stati Uniti.
Il presidente è sembrato quello deciso del secondo dibattito, ha attaccato il rivale per le sue contraddizioni in politica estera (“Ogni volta che hai parlato, hai dato la risposta sbagliata”) e lo ha preso in giro. Obama del resto aveva già attaccato, con ironia, le idee di Romney sulla politica estera, dicendo: “Governatore, sono contento che abbia riconosciuto che al Qaida rappresenta la minaccia più grande. Mesi fa ha detto che era la Russia. Ma la guerra fredda è finita da oltre 20 anni”. Romney ha specificato che considera la Russia un avversario sullo scacchiere geopolitico, ma che la più grande minaccia alla sicurezza nazionale è rappresentata dall´Iran.
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