Rimettere il Paese in carreggiata (sperando che si tratti di una carreggiata verde!). Formiche dedica il numero di novembre alla crescita economica, dando spazio all´idea di trasformazione radicale dell’industria e dell’energia che il governo intende proporre come strategia nazionale agli Stati generali della Green economy in programma da oggi (7 novembre a Rimini).
Tra eccellenze del presente, speranze del futuro e retaggi del passato, la rivista fa un bilancio della “trasformazione verde” italiana con Ermete Realacci, Edo Ronchi, Raimondo Orsini, Marco Frey, Gianni Silvestrini, Roberto Morabito, Giuseppe Tripaldi, Giuliano Frosini, Giorgio Einaudi e Paolo Messa.
Accompagnati dalle testimonianze del commissario all’Ambiente Janez Potocnik, che parla di “Piano Marshall verde” a partire da Europa 2020; del neopresidente francese Francois Hollande, convinto sostenitore del ruolo guida europeo in materia; e di George Barker, ministro per Energia e cambiamento climatico nel governo Cameron, vero e proprio laboratorio di riforme ambientali.
Invita a una riflessione profonda sulla sostenibilità globale il teorico della società liquida: Zygmunt Bauman. Il filosofo polacco confida a Formiche la preoccupazione che si scivoli verso guerre climatiche per le risorse naturali alle quali potremmo avviarci dal momento che stiamo raggiungendo di giorno in giorno i limiti di sostenibilità della Terra.
Nel numero di novembre poi non mancano approfondimenti di politica interna (questa volta dedicati al declino della Seconda repubblica e alle possibili analogie con la fine della Prima). Ne danno una loro lettura Luigi Zingales, Michele Gerace, Giovanni Guzzetta e Paolo Cirino Pomicino. Interessante anche l’analisi degli effetti elettorali dell´Osservatorio politico di Lorien consulting.
I riflessi della mancata fusione Bae Systems-Eads sono invece gli spunti per discutere degli scenari futuri della difesa made in Europe. A questo argomento è stata dedicata la sezione esteri della rivista. Tra addetti ai lavori (il sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri) ed esperti (Matt Bassford, Giles Merritt, Anne-Francois de Saint-Salvy e Marco Andrea Ciaccia) emergono con chiarezza le distinzioni che hanno portato al fallimento politico (non solo finanziario) di quello annunciato come un accordo chiave per il settore.
Infine, per chi vuole sapere di più del mercato dell´arte in tempo di crisi, da non perdere la sezione Idee con le riflessioni di Pier Luigi Sacco, Massimiliano Tonelli e Fabio Severino.
Buona lettura!
