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Legge elettorale, scontro sul premio di maggioranza al 42,5%

È scontro sulla legge elettorale dopo il via libera dalla commissione Affari istituzionali del Senato a un emendamento alla riforma elettorale che fissa al 42,5% la soglia minima da raggiungere per accedere al premio di coalizione. Il premio del 12,5% del testo Malan verrebbe quindi assegnato a chi raggiunge il 42,5%. Secondo il testo approvato oggi, se nessuno conquista almeno il 42,5% dei voti validi i seggi vengono distribuiti con il proporzionale puro. La proposta di modifica, avanzata dal leader di Api Francesco Rutelli, è stata votata dalla Lega, dal Pdl, dall´Udc, da Fli e da Mpa, mentre Pd e Idv hanno votato contro.
 
Il dialogo interrotto con il Pd
“Si è rotto il dialogo”, ha commentato la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, a margine dei lavori della commissione. “Le posizioni – ha spiegato – non sono lontane solo sulla percentuale della soglia. La questione è che ci sono forze politiche che ritengono che la nuova legge elettorale debba consentire la consegna del Paese a una situazione in cui nessuno vince e nessuno perde e la riedizione di una strana maggioranza tecnica magari con un premier tecnico. Questa situazione – ha proseguito – garantisce il Pdl e la Lega, che ha fatto un accordo con il Pdl, e in qualche modo anche le opposizioni”.
 
“Gli unici che vogliono consegnare il Paese a un governo solido sono gli esponenti del Pd”, ha sottolineato Finocchiaro, secondo la quale i lavori della commissione “sono ormai compromessi”, quindi “noi ripresenteremo i nostri emendamenti in aula e lì vedremo”.
 
Un preludio al Monti bis?
Il presidente dei senatori dell´Italia dei Valori, Felice Belisario, ha detto: sulla riforma della legge elettorale “l´Italia dei Valori ha votato perché venisse introdotta una soglia ragionevole e invece è stata votata una soglia irragionevole per consentire che dopo le elezioni nessuno vinca e ritrovarsi a Palazzo Chigi un Monti che gli elettori non avranno votato”. “Noi vogliamo – ha dichiarato – una soglia ragionevole che garantisca alla coalizione che vince di poter governare secondo il mandato degli elettori. Inoltre si vuole introdurre addirittura la tripla preferenza con la scusa del voto di genere. Noi siamo contrari perché ci troveremmo di fronte un mercimonio senza fine. Se questa legge elettorale passa così com´è non servirà al Paese e accrescerà la confusione”.
 
Casini: “Confronto sempre aperto con il Pd”
“L´individuazione di una soglia era cosa sacrosanta dopo i rilievi della Corte Costituzionale”. Così il leader dell´Udc, Pier Ferdinando Casini, per cui il testo è “migliorabile”. E, non ha nulla a che vedere con il Monti-Bis: “Cosa centra questo?”. Il Pd ha votato no, andate avanti senza i democratici? “Non è così. Il confronto è sempre aperto. Ci sono reazioni di facciata e reazioni di sostanza… e vedrete che alla fine arriveremo ad un accordo”.
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