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Un inglese, uno 007 triplo e l´attentato contro la Cia

La storia può ricordare quella narrata dalla serie tv “Homeland” ma, come spesso accade, la realtà supera la fantasia. Parliamo infatti di un agente triplo che ha fatto saltare la base della Cia a Khost in Afghanistan in un attentato pianificato da un estremista inglese. La vicenda, ricostruita dal quotidiano Telegraph è emersa grazie ad un video della propaganda dei talebani inneggiante i martiri che si sono sacrificati per combattere le forze occidentali e del regime pakistano. In questo filmato a un certo punto si rende tributo a “Umar, il martire britannico”. L´inglese sarebbe stato un cospiratore nel devastante attacco suicida eseguito da un triplo agente giordano, Abu Dujana.

Medico e blogger islamista, era stato infatti arruolato dalla Cia e dal servizio di intelligence della Giordania per infiltrarsi in un gruppo di Al Quaeda localizzato in una regione tribale del Pakistan. Il suo compito era quello di recuperare informazioni sul vice di Bin Landen, Ayman al-Zawahiri. Le cose però sono andate diversamente. Arrivato a Camp Chapman per una riunione di debrief si è fatto esplodere causando la morte del capo centro, Jennifer Matthews, di altri sei agenti americani e dell´ufficiale di collegamento giordano. Dopo tre anni da quell´attentato, il Sunday Times riceve e mette online questo video in cui questo cittadino britannico, Umar, viene citato per avere “con il suo complice Amir Hakimullah, interamente progettato l´attacco suicida con cui Abu Dujana ha colpito il centro della Cia a khost”. A dimostrare la bontà dell´assunto viene mostrato Umar (il cognome, o il nome esatto non è stato reso noto) seduto accanto all´attentatore suicida mentre dice “con la grazia di Allah, mio fratello Abu Dujana li attaccherà”.

Il fantasma di Umar non fa più paura. Questo estremista inglese sarebbe stato arrestato prima di ripartire in Afghanistan (secondo il video dei Talebani) oppure -tesi proposta dal Telegraph – sarebbe morto nel 2010 dopo un attacco da parte di un drone americano. Certo è che per la Cia si tratta di una ferita che si riapre: l´attacco a Camp Chapman è stato il più sanguinoso degli ultimi 25 anni. Secondo la rivendicazione dei talebani si è trattato di una vendetta per l´uccisione, avvenuta mesi prima, del loro leader Baitullah Mehsud.

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