Skip to main content

Tra Brasile e Stati Uniti. Ecco il lavoro della Difesa per il sostegno all’export

tofalo

Se il budget per il settore cala, deve aumentare il supporto istituzionale, soprattutto per le campagne all’estero, dove impazza un’accesa competizione. L’aerospazio, difesa e sicurezza rappresenta d’altronde un comparto strategico per l’Italia, sia per il ruolo essenziale nell’operatività delle Forze armate, sia per lo sviluppo complessivo del Paese, occupazionale e tecnologico. È la consapevolezza alla base delle due missioni di questi giorni del ministero della Difesa, con il ministro Elisabetta Trenta in Brasile e il sottosegretario Angelo Tofalo negli Stati Uniti. Intanto, mentre è a lavoro sul dossier g2g, l’altro sottosegretario Raffaele Volpi plaude all’iniziativa e chiede di dare continuità al rinnovato impegno nel supporto alle imprese.

LA MISSIONE BRASILIANA DEL MINISTRO…

In Brasile, la titolare di palazzo Baracchini intervenuta al road show organizzato da Fincantieri nella città di Recife, prima tappa di un tour che punta a coinvolgere l’industria del Paese nell’ambito della proposta italiana (a cui partecipa insieme a Leonardo) per il programma Tamandaré, con cui la Marina brasiliana vuole dotarsi di quattro nuove corvette. Con un valore di circa 1,6 miliardi di euro, la commessa brasiliana dovrebbe concludersi il prossimo marzo con la selezione del cantiere costruttore. “Sono qui per sostenere le imprese italiane – ha detto la Trenta – le nostre eccellenze che rendono il made in Italy una realtà da difendere e promuovere”. Tra queste, nel Paese sudamericano “spiccano i ruoli di Fincantieri/Vard (acquisizione avvenuta nel 2013, ndr) e Leonardo, garanzie del nostro altissimo know how in termini di crescita e sviluppo tecnologico di cui andiamo fieri”.

…E QUELLA NEGLI USA DEL SOTTOSEGRETARIO

E sempre sulla scia del sostegno alle aziende del settore, si trova negli Stati Uniti il sottosegretario in quota M5S Angelo Tofalo. “Cinque intensi giorni per parlare con i nostri alleati di difesa, sicurezza, tecnologia, intelligence e industria”, ha spiegato. L’obiettivo, ha aggiunto, è affrontare i dossier relativi al comparto e, quindi, “al futuro delle nostre aziende”. Per questo, nell’ambasciata italiana a Washington, il sottosegretario ha incontrato “le eccellenze industriali italiane che operano e si affermano sui mercati internazionali; i loro risultati sono frutto di altissime capacità ingegneristiche e contribuiscono alla solidità economica del sistema-Paese”. D’altra parte, ha rimarcato, c’è “un unico filo conduttore: seguendo le indicazioni concordate col ministro Trenta ho ribadito il ruolo del governo come parte attiva nei progetti e non più disinteressata o subalterna”.

GLI INCONTRI STATUNITENSI

A incontrare Tofalo all’ambasciata italiana a Washington c’erano il presidente di Fincantieri Usa Dario Deste, i due manager di Iveco Defence Vehicles Giulio Barberis e Nazario Bianchini, il vice presidente di Leonardo Drs (la controllata americana della company guidata da Alessandro Profumo) Mattia Cavanna e il direttore vendite di Beretta Antonio Biondo. “Ho potuto ascoltare, direttamente dalla voce di chi ogni giorno opera negli Stati Uniti, quali sono le skill delle nostre aziende che ci rendono competitivi sui mercati come sistema-Paese e quali invece le criticità da affrontare e di cui smussare gli angoli”, ha raccontato Tofalo. Parallelamente, “ho anche sottolineato l’importanza di trasferire questo know how alle piccole e medie realtà italiane che hanno magari validissime tecnologie ma non altrettanti strumenti per muoversi all’estero”.

L’APPREZZAMENTO DI VOLPI

Per tutto questo è arrivato dall’Italia l’apprezzamento dell’altro sottosegretario Raffaele Volpi, in quota Lega, da tempo a lavoro sul dossier degli accordi governo-governo (g2g), al fine di trovare migliori modalità di sostegno all’export del settore. “Seguiamo con interesse e soddisfazione la visita del ministro Trenta in Brasile e quanto viene fatto in questi giorni a sostegno della nostra industria, molto attiva su quel mercato”, ha detto. “Si tratta di un elemento di novità da salutare con favore”.

OCCORRE DARE CONTINUITÀ

Certo, “ora occorre dare continuità a questa azione di sostegno, che non può limitarsi alle missioni ministeriali, pure indispensabili”. Difatti, ha aggiunto Volpi, “se si crede che l’export dell’industria della Difesa e della sicurezza sia una componente importante del nostro Pil cui si lega anche la salvaguardia di capacità tecnologiche preziose e livelli occupazionali, occorre passare ad un impegno più strutturato come da me sempre auspicato”. Sul punto, da queste stesse colonne, Volpi aveva lanciato la sua proposta: “Una cabina di regia partecipata da vari soggetti, pubblici e privati, con uno strumento operativo di staff funzionante senza soluzioni di continuità; perché sul mondo non tramonta mai il sole”.

I SEGNALI DA PARIGI E BERLINO

I recenti segnali da Parigi e Berlino mostrano l’urgenza di implementare questo sforzo: prima la richiesta congiunta all’antitrust europeo per valutare l’operazione Fincantieri-Stx, poi il trattato di Aquisgrana per rafforzare il partenariato franco-tedesco con un forte accento sui temi industriali e della Difesa. Di fronte a questo, ha rimarcato Volpi, nell’ottica di un sostegno più strutturato, “l’impegno personale del ministro Trenta in Brasile indica una condivisione importante di tale prospettiva, così come la missione che sta svolgendo il sottosegretario Tofalo negli Stati Uniti: due partner d’oltreoceano che, proprio in concomitanza con le scelte esclusive fatte recentemente dai nostri alleati franco-tedeschi, rivelano la loro strategicità”.

Exit mobile version