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Primo effetto delle sanzioni. Cargo russo fermato nella Manica

Baltic Leader, che trasportava automobili, è stata intercettata nella notte dalla Marina francese e scortata nel porto di Boulogne-Sur-Mer. Il governo francese sospetta che appartenga a una società colpita dalle misure contro Mosca. Il canale nella parte più stretta è diviso tra Francia e Regno Unito, non ci sono acque internazionali di fronte a Dover…

Primo effetto delle sanzioni imposte dall’Occidente sulla Russia per l’invasione dell’Ucraina.  “La nave cargo chiamata Baltic Leader, che trasportava automobili, è stata intercettata nella notte dalla Marina francese e scortata nel porto di Boulogne-Sur-Mer”, hanno reso noto le autorità francesi dopo aver intercettato e sequestrato nella Manica l’imbarcazione lunga 127 metri, in applicazione delle nuove sanzioni dell’Unione europea.

Questo è avvenuto “per richiesta del governo francese che sospetta che nave appartenga a una società colpita dalle sanzioni contro Mosca”, viene aggiunto specificando che la polizia di frontiera francese sta “indagando sulla nave” e che “l’equipaggio a bordo sta collaborando”, secondo quanto riportato dalla Bbc. La nave era partita dal porto di Rouen in Normandia e doveva arrivare il 3 marzo a San Pietroburgo.

Il canale della Manica, nella sua parte più “stretta” (all’altezza di Dover la distanza tra le due coste è di circa 20 miglia), è diviso tra le acque territoriali francesi e britanniche, dunque le navi che lo attraversano sono sottoposte alla giurisdizione di uno dei due paesi. Le navi legate alla Russia, per viaggiare solo in acque internazionali ed essere al riparo da sequestri e sanzioni, dovranno passare al largo dell’Irlanda e arrivare in patria attraverso il mare di Barents.

L’equipaggio sta collaborando con le autorità francesi, ma l’ambasciata russa in Francia ha chiesto chiarimenti alle autorità francesi, riporta l’agenzia di stampa russa Ria.

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