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L’Italia (con gli Usa) nella Space economy. Il memorandum con Axiom

L’Italia entra a pieno titolo nello spazio commerciale, firmando un accordo con la texana Axiom Space, che sta costruendo la futura Stazione spaziale commerciale. A siglare l’accordo il ministro Colao e il ceo Michael Suffredini, che ha anche incontrato i parlamentari dell’Intergruppo per lo spazio con il cosmonauta italiano Walter Villadei, che parteciperà alle prossime missioni di Axiom

Si stringe la collaborazione tra Italia e Stati Uniti nello spazio. È stato siglato a Palazzo Chigi un memorandum di intesa tra il governo italiano e l’azienda texana Axiom Space per approfondire la cooperazione nell’ambito spaziale, sviluppando e attuando nuovi progetti congiunti. Ad apporre la firma per il nostro Paese è stato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, mentre Axiom era rappresentata dal suo presidente e amministratore delegato Michael Suffredini.

L’incontro con l’Intergruppo per lo spazio

In occasione della firma del memorandum, il ceo di Axiom è stato anche ospitato alla Camera dei deputati, dove ha incontrato una delegazione dell’Intergruppo parlamentare per lo spazio, coordinato dal parlamentare Niccolò Invidia: “Fin dal primo minuto abbiamo creduto nella grande opportunità derivata da questo bilaterale, nonché’ del potenziale strategico per il Paese come gateway nella nuova Stazione”, ha commentato Invidia, che ha anche spiegato come, dopo la firma, il ruolo dell’Intergruppo sarà quello di assicurarsi la messa a terra dei progetti coinvolgendo l’intera filiera spaziale del nostro Paese. Ad accompagnare Suffredini anche il colonnello Walter Villadei, cosmonauta dell’Aeronautica militare italiana, che parteciperà alle prossime missioni di Axiom e che attualmente si sta addestrando al Johnson Space Center della Nasa, a Houston.

Il memorandum d’intesa

L’accordo mira a raggiungere quattro obiettivi principali. Innanzitutto si vuole promuovere il mercato dell’orbita bassa terrestre, per proseguire nella strada di sviluppo di un’economia spaziale resiliente. In secondo luogo l’intesa vuole implementare un modello di sinergia pubblico-privato per una moderna infrastruttura spaziale efficiente ed economica, integrata alla futura stazione spaziale di Axiom, che possa permettere di continuare a svolgere ricerca ed esperimenti legati alla microgravità, dando così continuità agli sviluppi tecnologici e alle operazioni in orbita dopo la disattivazione della Stazione spaziale internazionale (Iss) prevista per il 2031.

Produzione in orbita

Il memorandum, inoltre, cercherà di promuovere nuovi progetti di ricerca collaborativi nel campo dei materiali avanzati, dei prodotti farmaceutici e della produzione in orbita di tecnologie all’avanguardia per applicazioni di diverso tipo, da quelle suborbitali a quelle per la protezione e sicurezza delle persone dello spazio. Non solo, la collaborazione coinvolge anche altri campi di studio, quali la medicina aerospaziale, l’IA e la robotica.

La stazione spaziale commerciale

Infine, l’accordo punta a consolidare ancor di più le storiche relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti, aprendo un nuovo capitolo della presenza umana attorno alla Terra e sulla Luna. Axiom Space sta infatti costruendo, in collaborazione con la Nasa, una nuova stazione spaziale commerciale, che si avvale inoltre di importanti contributi da parte dell’Aeronautica militare e il comparto industriale italiano. A partire dalla seconda metà del 2024, i moduli pressurizzati prodotti dalla società verranno collegati al Nodo 2 della Stazione spaziale internazionale, ampliandone l’abitabilità e l’utilizzo, prima di staccarsi per diventare un’infrastruttura residenziale e commerciale completamente autonoma.

L’Italia per Axiom

Thales Alenia Space (joint venture tra Leonardo e Thales) si occupa di progettare, sviluppare, assemblare e testare per Axiom la struttura primaria e il sistema di protezione da micro meteoriti e detriti sia per il Node one (AxN1) sia per il Modulo abitativo (AxH). Questi ultimi fanno parte dei primi due dei quattro moduli totali che entro il 2025 saranno attaccati al Nodo 2 dell’Iss, anch’esso realizzato da Thales Alenia Space come l’oltre il 50% del volume abitabile della Stazione. L’intensificarsi delle collaborazioni internazionali e le sinergie tra i vari attori del settore spaziale, dalle agenzie internazionali alle istituzioni, dai centri di ricerca al comparto industriale, permetteranno all’Italia di cavalcare la cosiddetta Space economy.

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