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Ricavi e passeggeri in crescita. Ferraris (FS) chiude così il 2022

Cosa ha detto l’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris in occasione dello scambio di auguri con la stampa nella stazione di Roma Tiburtina

In attesa del bilancio di fine anno, arrivano direttamente dall’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris le prime indicazioni sull’anno che sta per concludersi in occasione dello scambio di auguri con la stampa nella stazione di Roma Tiburtina. I numeri in sintesi: ricavi consolidati in crescita del 14%, chiusura del 2022 con utile, e un aumento complessivo di oltre il 40% dei passeggeri sui treni, rispetto al 2021, con punte del 110% per quelli ad Alta Velocità.

“Abbiamo avuto un buon 2022, con una crescita dei ricavi nell’ordine del 14-15% – ha spiegato Ferraris – risultati eccellenti dovuti alla ripartenza dopo il lockdown. Abbiamo infatti registrato una generale crescita dei passeggeri rispetto allo scorso anno, fino a un più 110% sulle Frecce anche in virtù – ha precisato Ferraris – di una politica dei prezzi contenuta, nonostante l’aumento del costo dell’energia. Siamo così riusciti ad assorbire i rincari grazie all’aumento dei passeggeri e chiuderemo in utile in termini di consolidato anche senza i contributi Covid ricevuti lo scorso anno”.

Secondo Ferraris il Paese “sta tornando progressivamente alla normalità». «È stato un anno per noi molto importante e positivo – ha aggiunto – che giunge dopo un periodo drammatico che tutti abbiamo vissuto, con la pandemia, con degli effetti cui si sommano quelli della guerra ancora in corso, con aumenti dei materiali anche del 40-50%. Sul fronte delle infrastrutture stiamo marciando come da programma rispettando le scadenze, stiamo lanciando una quantità importante di gare, stiamo realizzando investimenti. Si sta procedendo con grande impegno e grande entusiasmo. Il 2023, con tutte le criticità che ancora possono esserci legate al perdurare della guerra e all’alto livello di inflazione, vede comunque un consolidamento dell’utilizzo del treno, e ci fa ben sperare”.

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