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Occhio alla mina Npl. La proposta di Ruocco per salvare debitori e banche

L’ex presidente della commissione Banche invoca un meccanismo con cui evitare che le ipoteche sugli immobili mettano in mezzo alla strada decine di migliaia di famiglie. Tutto ruota intorno a un fondo. Su Mps invece quello che conta è garantire l’italianità di un asset strategico

Un conto è la pandemia, con le attività chiuse e gli italiani inchiodati davanti a un pc, a casa. Un conto è una congiuntura economica normale, ma con tassi su prestiti e mutui al rialzo e un costo della vita, dal supermercato al benzinaio fa poca differenza, ai massimi da quattro decenni. Per le banche italiane, sono tempi difficili. E la corsa contro il tempo per salvare Monte dei Paschi, appena rimpinzata da 2,5 miliardi di aumento, 1,6 dei quali sborsati dallo Stato, sta lì a dimostrarlo. Gli istituti italiani tengono botta, ma lo stress è sempre più forte.

E il prossimo anno, molte famiglie avranno serie difficoltà nel rimborsare le rate del mutuo, perché collateralmente a fine mese ci sarà da pagare bollette molto pesanti. E poi, parole dell’Organizzazione internazionale del lavoro, gli stipendi italiani sono i più bassi d’Europa, erosi del 12% negli ultimi 14 anni. Insomma, c’è un problema, anche per le banche che rischiano di assistere a un’esplosione incontrollata delle sofferenze, ovvero non performing loans, con le svalutazioni sui crediti deteriorati pronte a impattare sui bilanci. Formiche.net ne ha parlato con Carla Ruocco, che per quasi tre anni ha guidato la commissione di vigilanza sulle banche, nata sull’onda emotiva dei disastri delle popolari fallite tra il 2016 e il 2018. E che adesso ha una proposta per disinnescare la mina.

“Nei prossimi mesi dobbiamo prevedere un aumento degli npl, l’attuale contesto economico lo lascia presagire. Per questo abbiamo immaginato, in seno alla commissione, a un meccanismo che possa evitare grossi guai per il debitore qualora quest’ultimo fosse insolvente o andasse incontro a una crisi di liquidità. L’idea è impedire che chi ha la casa ipotecata, possa perderla in seguito a un inadempimento con la banca con la quale si è contratto un mutuo”, spiega Ruocco. Discorso non certo privo di fondamento, se si considera che nel solo 2021, quando ancora la guerra e l’inflazione non erano divampate, le case messe all’asta dalle banche erano risultate oltre 125 mila, per un valore pari a 18 miliardi, con un aumento del 8,1% rispetto all’anno precedente.

“Dobbiamo evitare un danno sociale enorme. Il meccanismo prevederebbe la creazione di un fondo che acquisterebbe temporaneamente l’immobile ipotecato, lasciando il debitore al suo interno, evitandone la perdita del possesso, insomma, non mettendolo in mezzo a una strada. La rata del mutuo diverrebbe in seguito un canone più sostenibile, calmierato e non superiore al 5% del prezzo di vendita dell’immobile. Nell’ambito dei dieci anni, periodo di durata dell’intera operazione, il debitore può poi riscattare l’immobile e questo consentirebbe a chi è temporaneamente indigente di non perdere il possesso del bene e di poterlo anche riacquisire”, chiarisce ancora l’ex presidente della commissione Banche. In questo modo “verrà consentito il rientro in bonis del debitore nel circuito creditizio ed evitando così il tracollo di un sistema bancario sempre più oppresso dalla prospettiva delle periodiche svendite di crediti in sofferenza.

Il discorso si allarga poi anche al futuro del Monte dei Paschi, su cui la commissione parlamentare si è spesso concentrata. “Difficile dire che cosa succederà, l’argomento è delicato. Però una cosa la voglio dire, parliamo di un asset pregiato, sensibile. Mi auguro che tale banca si possa valorizzare al massimo, non va vista come un problema ma come un’opportunità. Ho sempre chiesto ai governi che si sono succeduti delle soluzioni che mettessero al centro gli asset statali. Adesso la domanda è, cosa succede? Chi compra Mps? Le previsioni sono ardue, l’unica cosa da dire è che l’italianità di Mps va salvaguardata, messa la centro. Per il resto ci vorrebbe la palla di vetro”.

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