Skip to main content

Quanti seggi per Meloni al Parlamento europeo? Le previsioni Ecfr

Il voto di giugno potrebbe avere conseguenze molto importanti per l’agenda politica dell’Unione europea, tra cui il Green Deal europeo, il sostegno all’Ucraina e l’applicazione dello stato di diritto. Le previsioni dello European Council on Foreign Relations su Meloni, Salvini e i popolari

Fratelli d’Italia, aumenterà il numero dei propri seggi al Parlamento europeo, fino a un possibile massimo di 26 deputati (su 76 italiani). La previsione sul partito di Giorgia Meloni, che non ha sciolto la riserva sulla sua candidatura, arriva da uno studio sulla proiezione dei seggi, commissionato dallo European Council on Foreign Relations, dal titolo “Una brusca virata a destra: una previsione per le elezioni 2024 del Parlamento europeo, scritto da Simon Hix e Kevin Cunningham. Se questi numeri fossero confermati e Fidesz, il partito del primo ministro ungherese Viktor Orbán, ottenesse 14 seggi, potrebbe allinearsi con il Partito dei conservatori e dei riformisti europei e ottenere una maggioranza senza precedenti per la destra.

Secondo il rapporto le elezioni di giugno produrranno un’impennata di popolarità tra i partiti antieuropei, populisti e di destra, e un notevole calo di consensi per i partiti tradizionali. Si prevede, per esempio, che il gruppo di estrema destra Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega di Matteo Salvini, otterrà più di 30 nuovi seggi e, con 100 seggi in totale, potrebbe diventare la terza forza politica della prossima legislatura, superando i centristi di Renew Europe. Quasi la metà dei seggi occupati dai deputati potrebbero non rientrare nella “super grande coalizione” dei gruppi centristi popolari, social-democratici e Renew Europe, con una rappresentanza in calo dal 60% al 54%. Tuttavia, il Partito popolare europeo rimarrà il gruppo più numeroso nelle prossime elezioni, manterrà il potere di definire l’agenda e avrà voce in capitolo sulla scelta del prossimo presidente della Commissione.

Questi risultati, si legge, potrebbero avere conseguenze molto importanti per l’agenda politica dell’Unione europea, tra cui il Green Deal europeo, il sostegno all’Ucraina e l’applicazione dello stato di diritto. Nell’attuale Parlamento, la coalizione di centrosinistra tende a prevalere sulle questioni di politica ambientale, ma molti di questi voti si ottengono con margini molto piccoli. Con un significativo spostamento a destra, è probabile che da giugno 2024 prevarrà una coalizione di “azione politica anti-climatica”. Inoltre, con l’entrata di gruppi filo-russi nel Parlamento, e con l’affievolimento della coalizione politica a favore dei valori democratici europei, potrebbero verificarsi conseguenze sfavorevoli per l’Ucraina e per gli sforzi dell’Unione europea per far rispettare lo stato di diritto.

“In un contesto di populismo agitato, che potrebbe raggiungere un nuovo picco con il ritorno di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti entro la fine dell’anno, i partiti del mainstream politico devono concentrarsi sulle richieste degli elettori, riconoscendo al tempo stesso la necessità di un un’Europa più interventista e potente sulla scena mondiale”, ha dichiarato Hix, coautore e titolare della cattedra di politica comparata Stein Rokkan presso l’European University Institute di Firenze.

Exit mobile version