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Francesco da Budapest, Cristo è una porta sempre aperta

Francesco sceglie Budapest per una delle più forti, argomentate e toccanti raccomandazioni di essere davvero Chiesa in uscita, quindi di essere tutti “porte aperte”. È una scelta chiara quella compiuta dal papa, felice che in piazza con i cattolici ci siano delegazioni delle altre Chiese, rappresentanti del corpo diplomatico, della comunità ebraica. Riccardo Cristiano riflette sull’omelia di papa Francesco in Ungheria

Francesco da Orbàn non si tira indietro e parla di migranti e guerra

Essendo Orbàn un leader europeo ma anche un alleato indiscutibile di Putin, per qualcuno Bergoglio avrebbe tenuto nell’ombra le differenze con il premier ungherese sulla questione dei migranti. Invece l’ha affrontata (citando il primo re ungherese), mentre sull’Ucraina ha scelto le parole che De Gasperi pronunciò davanti a Schuman e Adenauer

Cristiani nel Medio Oriente? Senza una risposta spirituale non c’è futuro. L’incontro di Nicosia

Il cristianesimo rischia di sparire presto dal mondo arabo. L’incontro di Nicosia promosso dalla Roaco l’ha ribadito. Si tratta di una questione non può essere economica o mercantile, ma spirituale. Il commento di Riccardo Cristiano

Tutti i pericoli dopo l’arresto del tunisino Ghannouchi

L’arresto di Ghannouchi purtroppo sembra dire all’islam politico che il dialogo, i tentativi di integrarsi in un sistema politico plurale, sono destinati a fallire, con tutto ciò che ne consegue. Non solo in Tunisia

Migrazioni forzate, sfida alle civiltà mediterranee. Il rapporto del Centro Astalli

È stato presentato oggi a Roma il rapporto annuale sulle migrazioni forzate e realizzato dalla sezione italiana del Jesuit Refugee Service, il Centro Astalli. Uno strumento importante per fare il punto su un problema che dopo tanti anni è difficile capire come possa essere considerato un’emergenza. Il punto di Riccardo Cristiano

Hezbollah o Hamas e il punto di vista (non considerato) dei libanesi

Il punto di osservazione del conflitto che rischia di deflagrare in Libano è quello o del versante israeliano o del versante palestinese. Ma c’è ovviamente anche il punto di vista libanese, con un popolo che subisce una crisi socio-economica che secondo la Banca Mondiale non ha pari al mondo dal 1850

Perché il Giovedì Santo di Francesco a Casal del Marmo è un nuovo inizio

Il Giovedì Santo del 2013 papa Francesco si recò proprio a Casal del Marmo, il carcere minorile romano. E come allora per la presenza di minori il rito sarà in forma ristretta, non aperto al pubblico. La stessa cosa dunque? No. La popolazione carceraria cambia, resta l’apertura, l’andare incontro, la ricerca. La Chiesa in uscita, non chiusa, ma aperta e attenta alla realtà del mondo. La riflessione di Riccardo Cristiano

Salvare il Libano è ancora possibile? La strada stretta di Civ Catt

L’articolo non vuole scendere nelle recriminazioni con questo o quello, visto che quasi nessuno si può salvare, ma cerca di indicare come uscire dalla crisi. E questo è il punto forte, rilevante: guardare avanti, non indietro. Riccardo Cristiano legge l’articolo di padre Gabriel Khairallah pubblicato nell’ultimo numero di Civiltà Cattolica in edicola sabato

Né apocalisse, né difesa di un mondo che va in pezzi. La diplomazia di Francesco

Il nuovo libro di padre Antonio Spadaro, L’atlante di Francesco, sa portarci subito al cuore delle scelte decisive in politica internazionale di un papato che non si rassegna. Non si rassegna né all’apocalisse né al fortilizio. La riflessione di Riccardo Cristiano

La guerra in Iraq venti anni dopo. Un anniversario da non sprecare

Ricordarci dell’invasione che cominciava vent’anni fa dovrebbe aiutarci a toglierci i paraocchi: le vie di ogni paradiso terreno, bellicismo salvifico o pacifismo astratto, sono foriere di guai peggiori. Una polarizzazione ne genera tante altre, anche in campi inafferenti, la polarizzazione è un morbo, forse la nuova pandemia. La riflessione di Riccardo Cristiano

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