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Gas, sanzioni e competitività. Il rischio tempesta perfetta per l’Europa secondo Arditti

Non possiamo vincere la battaglia geopolitica e perdere quella economica. La competitività industriale europea è un bene strategico al pari della sicurezza energetica. Se non ora, quando? Il commento di Roberto Arditti

La spesa militare indiana cresce e sceglie “made in Usa”. Opportunità per l’Europa (se lo capisce)

Il rilancio della spesa militare indiana è uno snodo strategico: per gli Stati Uniti rappresenta una carta fondamentale nel contenimento della Cina e nella sostituzione della Russia come fornitore chiave; per l’Europa può essere una straordinaria occasione industriale, a condizione di muoversi con velocità e pragmatismo

Maturità 2025: scena muta, protesta vuota. Scrive Arditti

Bene ha fatto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ad annunciare subito che dal prossimo anno chi sceglierà di boicottare la prova orale della maturità scolastica sarà bocciato. È un chiarimento doveroso: l’esame di Stato è un atto pubblico, formale, che serve a misurare non solo le conoscenze ma anche la disponibilità a confrontarsi con regole stabilite da altri

L’amara lezione di Bengasi e la debacle del “soft power”. L'analisi di Arditti

La vicenda imbarazzante di Bengasi, con tre ministri europei trattati come se fossero clandestini, non è frutto di un errore organizzativo, ma la conseguenza diretta di una doppia illusione coltivata per anni in Europa e a Washington. Ecco quale secondo Roberto Arditti

In Cisgiordania la svolta tribale che l’Europa dovrebbe ascoltare. Scrive Arditti

Il Wall Street Journal ha rivelato che il 24 marzo scorso il ministro israeliano dell’Economia Nir Barkat ha ricevuto una lettera da al-Jaabari, capo del clan più influente di Hebron, e altri quattro sceicchi, con una proposta destinata a cambiare il quadro: aderire agli Accordi di Abramo, costruendo un modello di “emirato palestinese” basato sul dialogo diretto con Israele e sul superamento della fallimentare leadership di Ramallah

Lo stop francese alle rinnovabili è l’occasione per l’Italia. Arditti spiega perché

Lo stop francese dice in sostanza: attenzione, non basta installare pannelli, bisogna garantire equilibrio al sistema. L’Italia può cogliere questo segnale per fare un passo avanti, non per tornare indietro. Riconoscere il valore strategico del nucleare non è rinunciare alla sostenibilità: è renderla possibile

Immigrazione, lavoro e legalità. Il bivio su cui l’Italia deve decidere

Bene il decreto flussi, bene la fermezza sulle regole, bene anche l’idea di discutere strumenti nuovi per l’integrazione dei più giovani. Ma non perdiamo di vista l’asse fondamentale: legalità e lavoro devono camminare insieme. Un sistema che funziona è un sistema che accoglie chi lavora, respinge chi delinque e valorizza chi cresce nel nostro Paese condividendone i principi

Terzo mandato, decidetevi! La versione di Arditti

La vera deriva non è il terzo mandato in sé. La vera deriva è quella del sistema politico che non sa decidere. E che per paura di scontentare qualcuno finisce per non fare nulla. Così si vanifica un ruolo di leadership che invece è essenziale proprio in questa fase di democrazia “liquida”

Chi ama la libertà ama la Nato. Il commento di Arditti

L’alleanza è il pilastro più solido della sicurezza euro-atlantica. Ma per continuare a esserlo deve diventare qualcosa di più: una piattaforma politica globale capace di leggere il mondo e agire con rapidità e coerenza

Italia-Ue, in Africa una convergenza è possibile. Scrive Arditti

Il vertice di Roma ha evidenziato la possibilità di convergenza tra il Piano Mattei italiano e il Global Gateway europeo. Ma è cruciale evitare sovrapposizioni e ambiguità, rafforzando il coordinamento e costruendo un linguaggio comune

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