Cristina come Barbie. Una Barbie argentina. L’egocentrismo del presidente dell’Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, cresce sempre di più. Questa volta il culto alla personalità non è espresso soltanto con gli specchi che la Kirchner si fa sistemare lungo i posti dove fa i suoi discorsi e interventi, ma con una bambola ispirata alla sua figura.
Si chiama “Cristinita”, è di tessuto e può cambiare abbigliamento, proprio come la musa inspiratrice. Di circa 30 centimetri, capelli lunghi, sorriso espansivo, e in rigoroso vestito nero, la bambola è in vendita nel negozio del Museo Bicentenario della Casa Rosada, il palazzo del governo argentino a Buenos Aires. “Cristinita” è accompagnata da altri pupazzi, come quello dello scomparso ex-presidente e marito di Cristina, Néstor Fernández, e i presidenti dell’Uruguay José Mujica e Hugo Chávez. Si trovano anche su internet ad un costo di 14 dollari.
Nell’evento di consegna dei documenti alle persone che avevano cambiato sesso, oltre ai figli di matrimoni di persone dello stesso sesso, il presidente ha sempre tenuto in braccio la sua bambola. Per scherzare, il segretario legale e tecnico della presidenza, Carlos Zanini, avrebbe commentato che alla bambola “Cristinita” “manca soltanto la scopa!”. La Kirchner è un´altra prova che in America latina la politica finisce quasi sempre in un´inesorabile sfruttamento del personalismo. Da strega o no.
