Il sistema anti-drone debutta nelle Filippine durante le esercitazioni Balikatan. Dimostrando l’importanza di simili capacità in scenari operativi ad alta intensità come quelli a cui si rischia di assistere nell’Indo-Pacifico
Difesa
Spazio, come cambia il paradigma pubblico-privato nell’era Trump 2.0
Negli Stati Uniti sta prendendo forma un nuovo paradigma strategico in ambito spaziale, fondato sull’integrazione sistemica tra capacità militari e soluzioni commerciali. La Space Force, recependo gli input politici di Washington, sta così accelerando l’affidamento di compiti strategici a soggetti privati, in un contesto in cui la rapidità, la scalabilità e la flessibilità commerciale diventano asset operativi tanto quanto i sistemi stessi. Un cambio di mentalità che potrebbe ridefinire la tradizionale dicotomia tra pubblico e privato e che impone riflessioni anche per l’Italia e per l’Europa
Non esistono strategie di breve periodo. La lezione di Freedman letta da Del Monte
Le guerre pianificate come brevi tendono a diventare conflitti lunghi, costosi e logoranti. Freedman analizza come la fissazione per la velocità abbia offuscato la comprensione della sua natura imprevedibile. Serve una riflessione critica sulla pianificazione strategica, che integri teoria della vittoria, adattabilità e consapevolezza del rischio
Le nuove direttrici della difesa britannica passano dall’Artico
Il Regno Unito si prepara ad aggiornare la propria strategia di difesa. Tra le priorità figurano l’Artico, il rafforzamento delle forze aeree e navali, e lo sviluppo di nuove tecnologie. Resta aperto il nodo del bilancio, con le forze armate che chiedono un incremento superiore al previsto
Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones
Durante la visita a Washington, Giorgia Meloni ha rilanciato l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del Pil per la Difesa entro il 2025. Una promessa che agita il dibattito interno, tra ipotesi di ricalcolo e tensioni tra i ministeri coinvolti. Formiche.net ne ha parlato con Michele Nones, vice presidente dello Iai, che chiarisce i limiti di una strategia contabile rischiosa e le vere priorità da affrontare in vista del vertice Nato di giugno
Onde radio contro i droni. Com'è andato il test di Rapid Destroyer
Il ministero della Difesa britannico ha testato con successo un’arma ad alta frequenza in grado di neutralizzare sciami di droni, usando onde radio per disattivare i circuiti elettronici. Ma è solo un primo passo
Carrier Strike Group britannico pronto a salpare. Tappa a Napoli?
Il gruppo d’attacco guidato dalla HMS Prince of Wales sarà otto mesi in mare attraversando il Mediterraneo, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano per giungere all’Indo-Pacifico. Previste esercitazioni anche con Marina e Aeronautica italiane. Ipotesi tappa a Napoli
Musk punta al Golden dome, lo scudo spaziale Usa
Il progetto Golden Dome, lo scudo missilistico strategico promosso da Donald Trump, sta prendendo forma, con SpaceX in pole position per realizzarne la componente spaziale. Anche Anduril e Palantir farebbero parte della cordata. A differenza dell’Iron Dome israeliano, Golden Dome è pensato per una difesa globale, integrando satelliti, IA e tecnologie emergenti. Nonostante le sfide politiche e un modello inusuale proposto da SpaceX, il progetto potrebbe rivoluzionare la deterrenza per come la conosciamo. Ma le decisioni finali rimangono ancora in sospeso
Gli Usa non abbandoneranno la Nato, ma l’Europa deve fare di più. L’intervento di Cavo Dragone
La guerra in Europa ha riacceso la consapevolezza che la libertà non è mai scontata. Intervenendo al Senato, l’ammiraglio Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha sottolineato la necessità di una difesa europea più solida e coesa. Mentre la Nato mantiene il suo ruolo centrale, è il momento per l’Europa di assumere maggiori responsabilità al suo interno. Le sfide non sono solo militari, ma coinvolgono il piano economico, tecnologico e psicologico. Eppure, la speranza di una pace duratura dipende dalla capacità di rilanciare il multilateralismo globale
A volte ritornano. Cosa si muove sul fronte del carro armato franco-tedesco del futuro
La costituzione della Mgcs Project Company rappresenta un passo significativo per il programma franco-tedesco, volto a sviluppare il carro armato del futuro. Tuttavia, le difficoltà rimangono, tra divergenze strategiche, sfide industriali e la crescente autonomia di altri attori europei. Tuttavia, c’è il rischio che il progetto, pur promettente, non superi i nodi strutturali che finora ne hanno rallentato l’avanzamento. Il vero test sarà riuscire a tradurre la convergenza formale in un’effettiva piattaforma comune