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Arrivano i libici a Roma. L'opinione di Sisci

Il punto sostanziale delle ultime vicende tra Italia e Libia è che l’autentico peso della forza italiana nel Paese è minimo, nonostante Roma abbia interessi strategici enormi (energia e migranti). L’opinione di Francesco Sisci

Europarlamento. Popolari e conservatori, più intese che differenze

Lo scorso 29 aprile Manfred Weber è stato rieletto presidente del Ppe grazie all’89% dei consensi con questa traccia programmatica: “Viktor Orban, Marine Le Pen e Alice Weidel sacrificano gli interessi europei per fare una foto con Vladimir Putin”, disse a spoglio ultimato. Un indirizzo preciso, che però non chiude la porta a una riflessione altrettanto precisa e pragmatica sui temi come quelli su cui Ecr e Ppe dialogano in aula

Il disegno d'insieme (italiano) che rafforza la conferenza sull'Ucraina. L'intervento di Menia

Secondo il vicepresidente della Commissione Esteri/Difesa del Senato, da Roma è partito uno spunto armonico su un concetto di fondo, quello della ricostruzione di una nazione nella consapevolezza che raggiungere in prospettiva una pace giusta si può fare anche tramite un arbitro imparziale. Ma per immaginare una ricostruzione domani, è utile preparare il terreno sin da oggi

Per il "veltroniano” Pier Silvio la discesa in campo sarebbe un doppio sforzo. Parla Di Gregorio

Le parole di Pier Silvio Berlusconi lasciano aperti ampi spiragli di interpretazione, non avendo preso posizioni nette e inequivocabili. Di certo vorrebbe un ricambio generazionale per la classe dirigente di Forza Italia a cui comunque è molto legato. Una sua discesa in campo sarebbe faticosa: dovrebbe superare lo stereotipo dell’essere il “figlio di” ed elaborare un suo progetto autonomo. Colloquio con il politologo e docente all’Università della Tuscia, Luigi Di Gregorio

La corsa per proteggere i dati di oggi dagli hacker di domani calcolo quantistico crittografia

Cosa c'è nella Strategia italiana per le tecnologie quantistiche

Il quantum non è solo una sfida scientifica, ma una leva per immaginare un’Italia più competitiva, più autonoma, più proiettata sul futuro. In un contesto internazionale segnato da nuove tensioni e nuovi equilibri, è nella capacità di costruire oggi l’innovazione di domani che si misura la qualità della classe dirigente. I dettagli della Strategia italiana per le tecnologie quantistiche

Phisikk du role - Piersilvio: il figlio e la voglia di politica

La sensazione che diffonde Piersilvio Berlusconi, con le sue posture da capitano d’impresa ma anche con le sue prudenze non è quella di chi vuol fare il supporter di un soggetto politico più potente, ma di chi intende fare l’epicentro di una costellazione che ne riconosca l’egemonia. Non a caso nell’esternazione dello scorso anno parlò di allargamento del fronte politico moderato almeno al 20%. Il corsivo di Pino Pisicchio

Tra Zaia e il campo largo, cosa rischia la destra alle regionali. Parla Diamanti

Le tensioni in maggioranza, che sembrano essere sempre più frequenti, in realtà fanno parte di una strategia di consolidamento dei singoli partiti sul proprio elettorato. L’idea di una lista propria lanciata da Zaia per il Veneto può essere rischiosa per tutti, non solo per la Lega. Alle Regionali, che hanno un peso politico anche in vista delle consultazioni nazionali, il centrosinistra si gioca una grande partita. E il centrodestra può rischiare. Colloquio con il sondaggista e fondatore di YouTrend, Giovanni Diamanti

Fermare l'oscurità e costruire un futuro forte. La ricostruzione secondo Meloni

Nel suo discorso di apertura della Conferenza di Roma la premier cerchia in rosso due concetti: investimento accanto a ricostruzione. Il messaggio lanciato agli imprenditori è di non avere paura, oltre a paletti ben piantati nel terreno di contratti e progetti quando dice che chi aiuta o ha aiutato Mosca in questo disegno bellico non avrà benefici nella ricostruzione

La torrida estate di Putin e Trump fra giravolte ed equivoci. Scrive D'Anna

A meno di ulteriori colpi di scena, non improbabili quando si tratta di Trump, sembra proprio che Putin si sia giocata la tolleranza che la nuova amministrazione americana aveva manifestato nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina. Ma le sorprese che riservano personalità come quelle del tycoon e del Presidente russo sono sempre dietro l’angolo. L’analisi di Gianfranco D’Anna

L’amara lezione di Bengasi e la debacle del “soft power”. L'analisi di Arditti

La vicenda imbarazzante di Bengasi, con tre ministri europei trattati come se fossero clandestini, non è frutto di un errore organizzativo, ma la conseguenza diretta di una doppia illusione coltivata per anni in Europa e a Washington. Ecco quale secondo Roberto Arditti

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