Skip to main content

Ucraina, Medio Oriente, Sud globale. La nuova agenda del G7

I leader del G7 si riuniscono nella valle del Kananaskis, in Canada, per un vertice segnato da tensioni internazionali e dall’assenza del tradizionale comunicato finale. In agenda conflitti in Ucraina e Medio Oriente, ma anche cooperazione con il Sud globale

L’Italia è fondamentale per l’Indo-Mediterraneo. Bergamini spiega perché

In una conversazione con Formiche.net, Deborah Bergamini, vicesegretaria e responsabile Esteri di Forza Italia, membro della Commissione Esteri della Camera, ragiona sul valore dell’Indo-Mediterraneo per l’Italia e di come la penisola sia un pilastro geostrategico della regione che — anche grazie a Imec  —lega Europa e Asia

Perché Russia e Cina rimarranno fuori dalla crisi mediorientale. L'analisi del gen. Jean

Il pericolo di estensione del conflitto e l’escalation a una guerra mondiale non riguarda né Russia né Cina. Pur potendo aumentare d’intensità, il conflitto fra Israele e Iran rimarrà regionale. Potrebbe però coinvolgere altri attori. I possibili scenari nell’analisi del generale Carlo Jean

Che fine ha fatto lo spirit of America? L'analisi di Polillo

L’America illuminava la vita delle nuove generazioni di tutto il mondo. Dava loro una ragione per sperare e protestare, convinti che, alla fine, quello era il traguardo che sarebbe stato raggiunto. Nonostante i sacrifici, e gli inevitabili contraccolpi. Quel mondo, oggi, non esiste più. Come è potuta avvenire una trasformazione così radicale e repentina? L’analisi di Gianfranco Polillo

Controllo aereo sull’Iran. Cosa significa la rivendicazione di Israele

Israele rivendica di poter gestire le operazioni aeree sopra Teheran. Significa che può selezionare i target sentendosi relativamente al sicuro. E che può passare quella sicurezza operativa anche agli Usa — se volessero farsi coinvolgere. Un’operazione complessa del Mossad e gli Adir hanno permesso tutto questo

Verso un G2 Usa-Cina? Quale ruolo dell'Ue secondo Angiolillo

Mentre Usa e Cina trovano un equilibrio temporaneo sul terreno della tecnologia strategica, l’Unione Europea rischia di restare schiacciata tra due poli dominanti. La sfida per Bruxelles è duplice: da un lato, preservare il rapporto privilegiato con Washington; dall’altro, mantenere un canale di dialogo pragmatico con Pechino. Il commento di Mario Angiolillo

L’attacco all’Iran è una vittoria israeliana (e non solo). Le parole di Kroenig

Secondo il politologo americano, colpendo direttamente il cuore del programma nucleare iraniano Israele stravolge l’equilibrio strategico regionale e apre interrogativi sulle prossime mosse di Teheran, che sul momento ha perso ogni aspirazione nucleare

Medio Oriente, obiettivo de-escalation. Cosa ha detto Tajani nell’audizione al Parlamento

Crisi mediorientale. In audizione alle commissioni Esteri e Difesa, Tajani richiama la minaccia nucleare iraniana e sollecita un’azione diplomatica, dopo il vertice d’urgenza convocato ieri da Palazzo Chigi e i colloqui di Meloni con Washington, Bruxelles, Berlino, Tel Aviv e le monarchie del Golfo

Nella guerra tra Iran e Israele l’Ue deve coordinarsi con gli Usa. Il commento di Geranmayeh (Ecfr)

Coordinare con Usa e Regione del Golfo un’attività di pressione diplomatica per evitare derive incontrollabili e gestire l’escalation. Secondo Ellie Geranmayeh, esperta di Iran dell’Ecfr, l’Ue non può non prendere parte allo sforzo di de-escalation tra Iran e Israele

Mediterraneo 2025. L’Atlante dell’OsMed analizza il confronto tra potenze

L’Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2025 analizza crisi, trasformazioni e sfide strategiche della regione, evidenziandone la centralità nella competizione globale. L’opera unisce schede-Paese e saggi tematici sul ruolo delle grandi potenze, con un focus su Stati Uniti, Cina e gli equilibri post-siriani

×

Iscriviti alla newsletter