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Proposta per Casini e Giannino: primarie subito (no Monti bis)

Monti bis? No, grazie. Pensiamo invece a primarie vere per un polo alternativo a Pd e Pdl. Il programma di Matteo Renzi è condivisibile ma sinistra e Cgil condizionerà sempre il Pd. Quindi Casini e Fini sciolgano davvero i rispettivi partiti e organizziamo primarie aperte. Pier Camillo Falasca, leader di ZeroPositivo, ha le idee chiare ma non nasconde resistenze, problemi e intoppi.
 
ZeroPositivo è un movimento d´ispirazione libertaria, che raccoglie prevalentemente under 35 in giro per l´Italia: si pone l´obiettivo di favorire il rinnovamento della classe politica e la nascita di un partito politico riformatore e liberale. Il 13 e 14 ottobre (Palazzo Santa Chiara, Piazza Santa Chiara 14) si costituirà ufficialmente in associazione. Con la montezemoliana Italia Futura e il gianniniano Fermare il Declino promuoverà una convention tra fine novembre e inizio dicembre.
 
Ho capito bene? ZeroPositivo propone le primarie, lodando l´iniziativa di Renzi?
 
Noi lodiamo chi ha permesso agli italiani di conoscere e sperimentare lo strumento delle primarie, il centrosinistra e in particolare il Pd. Il partito democratico – grazie anzitutto a Walter Veltroni – è l’unico partito che ha affrontato il tema complesso del suo funzionamento interno. E’ ancora tutto in divenire, ma le primarie non tramonteranno come metodo di soluzione dei candidati, anzi sono inevitabilmente destinate a consolidarsi, perché sono entrate nella mente e nelle aspettative degli italiani. Di tutti gli elettori italiani, non sono di quelli di centrosinistra. Sa perché Renzi ha successo? Perché milioni di italiani, che nel lavoro e nella vita soffrono l´assenza di meritocrazia, di spazi e momenti in cui far valere le proprie idee, s´identificano nella sfida di un 37enne a una classe politica incapace di accettare il cambiamento.
 
A proposito di Renzi, pensa anche lei come Carlo Stagnaro di Fermare il Declino che il suo programma è condivisibile? E perché?
 
E´ certamente un buon programma, con proposte di modernizzazione e snellimento della macchina pubblica e delle istituzioni, di efficientemente del welfare, d´innovazione tecnologica, di riduzione di spesa pubblica e quindi del carico fiscale per famiglie e imprese. Le dico di più: se lei consulta le “13 proposte per il 2013” di Zero+, troverà più di una similitudine. Ciò detto, il programma di Renzi ha una debolezza significativa: si scontra frontalmente con il portato culturale e gli interessi sociali di riferimento del Pd, a cominciare dai sindacati e dall´elettorato più tradizionalista di sinistra. Paradossalmente, sarebbe più facile che a portare avanti un programma di quel tipo – che poi non l´ha inventato Renzi, essendo quelle misure da anni sull´agenda possibile – fosse una forza politica autenticamente riformatrice e liberale, il “partito che non c´è” per dirla come la direbbe Peter Pan…
 
Quindi auspica un’intesa con un Pd a guida renziana?
 
Sinceramente, a me preme di più altro: ci sono sei mesi di tempo alle prossime elezioni, il tempo è poco, eppure è evidente come vi sia uno spazio enorme per un´offerta politica alternativa tanto al Pd che al Pdl, un partito quest´ultimo destinato probabilmente allo sgretolamento. Purtroppo c´è troppo tatticismo tra i possibili protagonisti di questo nuovo soggetto. Sa cosa ci vorrebbe? Che Casini e Fini sciogliessero i propri partiti, rinunciando a simboli e asfittiche burocrazie e accettassero di partecipare ad una competizione aperta, una sorta di primarie costituenti, per la scelta del leader di un nuovo movimento. Sono convinto che Montezemolo e Italia Futura accetterebbero la sfida, e con loro tanti movimenti, associazioni, energie vive della società. Probabilmente anche Oscar Giannino con Fermare il Declino.
 
Le potrebbero dire: non c’è tempo.
 
Io rispondo: da qui a gennaio-febbraio avete qualcosa di meglio da fare e di migliore da proporre agli italiani? Alla fine, vedrà, sprecheremo un´occasione importante per restituire credibilità alla politica.
 
Come si dovrebbero svolgere le primarie del polo liberale e riformatore?
 
Tutti gli elettori italiani dovrebbero essere liberi di votare, versando una minima quota di partecipazione e registrandosi pubblicamente. Per evitare fenomeni di distorsione del voto, soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, le primarie dovrebbero essere “federali”: ogni Regione, indipendentemente dal numero di votanti, dovrebbe assegnare un certo punteggio al vincitore. Tecnicalità a parte, le primarie sono vere quando sono aperte.
 
Ma voi siete d’accordo su una Lista Monti in cui si diluisca anche l´Udc?
 
Anzitutto, mi permetta di dire che mi sento fin troppo “montiano” per apprezzare questo tentativo di usare il professor Monti come paravento, come alibi al cambiamento delle forme e delle formule. Sull´Udc le ho detto come la penso: qualche tempo fa Casini aveva annunciato l´intenzione di sciogliere il suo partito, per contribuire a costruire insieme qualcosa di più grande e arioso. Mi pare che il momento di farlo sia questo.
 
Monti candidato premier quindi?
 
L´attuale premier non si candiderà alle elezioni e noi dovremmo essere in grado di ragionare sulla costruzione di una nuova offerta politica a prescindere da lui. Il Monti-bis può forse essere un’eventualità, se nessuna delle forze politiche dovesse raccogliere la maggioranza nelle due Camere, ma non può essere un obiettivo. Monti al governo dopo il 2013 farebbe con ogni probabilità meglio di molti altri, ma non si può puntare sul pareggio alle elezioni: la vocazione maggioritaria è ciò che contraddistingue i partiti delle democrazie compiute, che siano grandi o piccoli.
 
Sul Monti bis Montezemolo è d´accordo, Fermare il declino no. E lei è anche tra i promotori di Fermare il Declino…
 
Ho firmato il manifesto di Fermare il Declino perché credo che quello sia il programma di politica economica necessario perché l´Italia ritrovi un possibile sentiero di crescita. Insieme agli amici di ZeroPositivo parteciperemo alla convention che Italia Futura e Fermare il Declino promuoveranno tra fine novembre e inizio dicembre. Insomma, a me pare che al momento la collaborazione tra questi movimenti prosegua: pur con accenti diversi l´obiettivo è comune. Anziché dilaniarsi nella diatriba ´Monti-bis si´, Monti-bis no´, si pensi davvero a costruire quell´offerta politica che milioni di italiani chiedono.
 
Lei si vede in lista con Rocco Buttiglione?
 
Bah, sa qual è il problema? Che io non saprei come potermi candidare alle elezioni, se volessi. Mettiamo che alla fine, dopo tanto travaglio, con ZeroPositivo ci trovassimo a condividere lo stesso progetto politico a cui partecipa Rocco Buttiglione. Prima gli direi che sono favorevole al matrimonio civile degli omosessuali, provando a ragionare con lui sul fatto che le società aperte e tolleranti sono anche quelle più prospere e dinamiche economicamente, poi gli farei le seguenti domande: “Caro professor Buttiglione, mi sa per caso dire qual è il tavolo dove si decidono le candidature? E chi sono le persone sedute a quel tavolo? Come potremmo io e tante altre persone, ben più qualificate di me, essere protagonisti di questa sfida?”. Se non si dà risposta a queste domande, non si contrasta il vento dell´antipolitica.
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