Isreaele ha condotto con successo il lancio sperimentale del nuovo sistema d’intercettazione anti-missile Arrow III. Obiettivo dell’esperimento, ha spiegato il ministero della Difesa israeliano, è stato il collaudo della traiettoria di volo.
Il sistema è stato sviluppato per proteggere il territorio israeliano da eventuali attacchi permettendo di intercettare e disintegrare anche testa non convenzionali ad altitudini tali da non mettere a rischio la sicurezza a terra.
Il sistema dovrebbe essere operativo dal 2016 scrive il Jerusalem Post che sottolinea come sia stato ideato per cercare e distruggere gli iraniani Shihab 3, così come altri vettori a lunga gittata.Israele, unica potenza nucleare della regione, sebbene non ufficialmente dichiarata tale, teme l’evenutale sviluppo di un programma militare nucleare iraniano. Il programma Arrow dovrebbe pertanto ridurre il rischio che Israele ricorra ad attacchi preventivi.
Le prove condotte sinora sono riuscite nel 90 per cento dei casi, hanno sottolineato i tecnici. La tempistica del test, ha precisato il ministero della Difesa, non è legata alle recenti tensioni con Siria e Iran, le cui armi sono indicate dagli osservatori come i bersagli più probabili del sistema.
Sviluppato in collaborazione con la statunitense Boeing e il Pentagono sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, Arrow è il sistema a lungo raggio dello scudo di difesa israeliano assieme all’Iron Dome studiato e già in uso per intercettare i missili a corto raggio e alla cosiddetta Fionda di Davide per i vettori a media gittata. Raggiunto lo spazio, la testata dello stesso Arrow III si stacca dal corpo del missile per poi tracciare e colpire il bersaglio
Secondo la Boeing altri potenziali acquirenti del sistema includono l’India, Singapore e la Corea del Sud, quest’ultima già interessata al sistema Iron Dome.
