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Nel Pd il congresso continua

Ma davvero oggi i due giovanotti piddini e la loro corte pensano che l’Italia si fermi perché daranno in diretta sulla TV “pseudointellettuale Cairese” la loro guerriglia armata sotto le mentite spoglie di una riunione politica? Alle 14,30 l’Italia che lavora e che si sta mantenendo il posto nelle fabbriche, negli uffici, nei cantieri, con il terrore di perderlo; i giovani net/net – orribile pseudonimo di rappresentazione di disperazione dei nostri eredi che poi non sono facilmente uniformabili sotto sigle parapolitiche – le donne e gli uomini di buona volontà tra le mura di casa o nelle parrocchie o nei luoghi di ritrovo degli antichi bar, guarderanno l’alba della Terza Rebubblica?

Io sono ormai convinta che questi sono fuori dal mondo reale, chiusi nella loro bulimia di potere, cresciuti in luoghi e pseudo valori che sono extraterresti. Giovanotti spavaldi, già azzoppati che pensano che arrivare a Palazzo Chigi che trasuda di storia e onore delle istituzioni in smartina blu ridacchiando significhi dare un segno di sostanza al cambiamento. Ma non basta aver indossato gli abiti del rinnovamento e avere sotto la maglietta rossa il simbolo dello scudocrociato poiché la DC era in grado di garantire la governabilità nonostante le sue divisioni, mentre il Pd è l’esatto contrario e lo sta dimostrando ingoiandosi i suoi leader uno dopo l’altro e facendone polpette. Strascichi di vendette infinite evidenti agli occhi delle italiane e italiani che hanno ben chiara la frenesia di Renzi per scalzare Letta ma hanno anche ben chiaro che non si capisce per far che cosa se non per mettere i giovani lombi sullo scranno.

In che cosa il governo toscano è diverso dal governo romano? Bene ha fatto comunque Letta ieri a presentarsi con un foglio di programma ai giornalisti anche se questa mala abitudine di far conferenze stampa su legge elettorale, job acts, ecc… addà fini’! Noi abbiamo bisogno di programmi e uomini e donne credibili, riforme istituzionali spiegate al popolo sovrano che sovrano da un po’ non è più. Poiché il corso del governo scorre sullo stesso piano del percorso istituzionale arenato nella guerra continua di fazioni funambole, superficiali, menzognere, manettare.

Dunque noi uomini e donne di buona volontà, di competenza e laboriose, non soggette a farlocche dinamiche, oggi, nelle ore di vita quotidiana, continueremo a fare il nostro dovere tra i muri e le strade del nostro Paese, nelle aule delle scuole e delle fabbriche, fuori e distanti dai complotti delle stanze chiuse e grottesche, facendo il nostro lavoro. Capiremo cosa hanno fatto e deciso sulle spoglie della buona politica che non c’è più, ma non ci renderemo complici di un corso devastante perché sul da farsi abbiamo le idee chiare e non deleghiamo. No.

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