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Chi è Elon Musk, il sudafricano visionario che vuole portare l’uomo su Marte (e non solo)

ELON MUSK TESLA

È uno dei pionieri dei pagamenti online ma nel suo futuro ci sono progetti ben più avveniristici. Come quello di un mondo in cui viaggino auto senza benzina, capsule che trasportano passeggeri da una città all’altra dentro strutture tubolari alla velocità degli aerei e una succursale del pianeta Terra u Marte. Si chiama Elon Reeve Musk, classe 1971, sudafricano, ingegnere, imprenditore e inventore. Ceo e fondatore della start up SpaceX nel 2002 (società oggi fornitrice della Nasa), nonché di Tesla Motor, il produttore di auto elettriche. Ancora, è stato cofondatore di PayPal, è presidente di SolarCity e anche l’ideatore  di Hyperloop, un sistema di capsule e tubi metallici, capace di trasportare i passeggeri da San Francisco a Los Angeles in 30 minuti, a 1200 km orari, che sarà realtà in dieci anni.

L’INVENTORE-IMPRENDITORE

Nel 2014 è diventato famoso, non solo per la sua capacità di visionario, ma anche per il suo fiuto per gli affari. Lo scrive la rivista Quartz, citando la strabiliante performance di Borsa di Tesla che ha chiuso l’anno in rialzo del 50% rispetto alla fine del 2013. “Tesla ha fatto dei progressi importanti con la costruzione della più grande batteria al mondo a ioni di litio, un passo che con il piccolo contributo di SolarCity, la società di installazione di energia che Musk presiede potrà trasformarla in qualcosa di molto più che una casa automobilistica”. La società ha iniziato a produrre in Cina e Australia e ha dato in licenza il suo brevetto ai competitor, mentre progetta di costruire un veicolo economico per aumentare il suo appeal tra le masse. Ma Tesla è solo un pezzo della storia di Musk.

MODULI LANCIA RAZZI SPAZIALI RIUTILIZZABILI

“Il 2014 è stato un anno importante anche per SpaceX – scrive ancora Quartz – la società di esplorazione spaziale di cui Musk è ceo e che si è aggiudicata un grosso contratto dal governo Usa e ha rivelato nuovi progetti per lanciatori a razzo e piattaforme galleggianti per l’atterraggio”. “Durante il nostro prossimo volo, SpaceX tenterà l’atterraggio di precisione del lanciatore a razzo Falcon 9 su una piattaforma oceanica costumizzata – così si legge sul sito della società – le possibilità di successo sono del 50%. Ma si tratta solo del primo di una serie di test che alla mirano fine porteranno alla creazione di un Falcon 9 a uno stadio completamente riutilizzabile”. In soldoni, l’intenzione è di recuperare i moduli che normalmente vengono distrutti durante il lancio delle navicelle spaziali.

E VITA SU MARTE

Per non dire del progetto di creare una colonia su Marte che salverà l’umanità. Un progetto che piace tanto a Larry Page, il ceo di Google. Page ha dichiarato a Business Insider che, in caso di morte precoce, potrebbe donare il suo patrimonio a Musk piuttosto che darlo in beneficienza. “La visione di andare su Marte per fare un back up dell’umanità è ispirata: è una società ed è filantropica – ha detto – molte persone credono che le aziende siano il Diavolo. E a volte è così, se le aziende continuano a fare ciò che facevano 20 anni fa. Specialmente con la tecnologia, c’è bisogno di cambiamenti rivoluzionari, non incrementali”. E Musk ha intenzioni serie: intanto sta lavorando a una rete Internet che inglobi il pianeta e mira in 12 anni a far partire la prima persona. “Creerò una città – ha detto al Fatto Quotidiano – perché bisogna garantire la sopravvivenza della nostra specie nel caso qualcosa vada storto sulla Terra”. Troppe idee e una vita sola per realizzarle. Allora Musk ha iniziato a renderle pubbliche perché qualcun altro le possa costruire (con Hyperloop è andata così). E tutto è avvenuto a partire dal primo slancio, quello che lo ha portato dal Sud Africa al Canada e poi agli Usa, “dalla Queen’s School of Business a Kingston, Ontario, riesce a farsi trasferire alla University of Pennsylvania – scrive ancora il Fatto – Finalmente negli Stati Uniti, si laurea in fisica ed economia, vince una borsa di studio per la prestigiosa Stanford University, anche se nell’ateneo non lo vedranno quasi mai. “La cosa bella era soprattutto poter uscire con ragazze della mia età”, racconta Musk, che proprio lì conosce la sua prima moglie, e madre dei suoi cinque figli, Jasmine”. Insomma, un nerd che nella vita non si è fatto mancare proprio nulla.

 

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