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Ecco gli affari che uniscono Valentino Rossi e Marc Márquez

Valentino Rossi e Marc Márquez hanno fatto la storia (anche) per essere stati protagonisti di una delle scene più polemiche della storia sportiva: un numero uno che presumibilmente ha fatto uscire fuori pista un giovane promettente. Ma oltre allo scontro sulla pista, i due hanno un legame forte: gli affari.

Rossi, che si sta preparando per il ritiro, è amministratore unico dell’impresa con base legale a Pesaro (Italia) VR46 Racing Apparel, che usa i diritti commerciali di Marc Márquez, Álex Márquez e di altri 21 piloti di diverse categoria dei Mondiali di motociclismo. Rossi disegna, produce e vende diversi prodotti sportivi: magliette, bandiere, giacche e anche cover per gli smartphone. La lista di clienti è aumentata durante l’ultima stagione, includendo Ángel Nieto e Kevin Schwantz, “rivali” su due ruote di Rossi. Come ricorda il sito Urban Magazine, quest’anno VR46 Racing Apparel si occuperà anche del merchandising della Juventus di Torino.

Secondo l’ultimo rapporto finanziario dell’azienda, la VR46 gode di una crescita sostenuta. Il quotidiano economico spagnolo Cinco Días, che ha pubblicato il bilancio, ha segnalato che durante il primo anno di attività la società è riuscita a fatturare 9,6 milioni di euro, con un profitto di 353.837 euro. Nel 2014 le entrare sono aumentate del 27% e il profitto di 1,2 milioni di euro. VR46 è stata creata a ottobre del 2012 con un capitale sociale di 50.000 euro. Grazie all’e-commerce, VR46 opera in circa 50 Paesi e nel 2014 ha aumentato il fatturato del 63%. Oltre alle vendite di prodotti, l’altra parte del business (che genera il 36% dei profitti) è composta dalle vendite nei circuiti dei Gran premio.

VR46 ha una struttura uni-personale, nella quale Rossi è proprietario del 100%. L’unico rappresentante della compagnia è suo padre, Graziano Rossi, che ha le mansioni di presidente del consiglio di amministrazione composto anche dall’amico Alberto Tebaldi.

Rossi si avvicina alla fine della sua carriera come pilota di motociclismo. Nel 2014 è stato costretto a ridurre il cachet da 10,8 milioni a nove milioni di euro per correre con Yamaha. Nel 2008 ha dovuto pagare una multa di 35 milioni di euro al fisco italiano per problemi legati alla residenza fiscale a Londra. La VR46 sarà la sua nuova fonte di guadagno; un territorio dove tutti devono restare amici.

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