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Putin s’inventa il cartone animato “anti-corruzione”

Nel ranking dell’ong Transparency International, la Russia figura tra i Paesi più corrotti al mondo. Nei primi nove mesi del 2015 circa 8800 funzionari sono stati accusati di corruzione e 11mila sono stati sanzionati.

Un male, quello della corruzione, che colpisce a tutti i livelli. Il Tesoro americano ha dichiarato che anche “Vladimir Putin è corrotto”. In un’intervista alla catena Bbc, il sottosegretario del Tesoro, Adam Szubin, ha confermato l’accusa, senza però fare commenti su un rapporto segreto della Cia che stima in 40 miliardi il patrimonio del presidente russo. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha confermato che quella è la posizione dell’amministrazione di Barack Obama.

LA RISPOSTA DI PUTIN

Il Cremlino ha risposto duramente, definendo come “inaccettabili, scandalose e offensive” le accuse degli Stati Uniti. Secondo il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, si tratta di una campagna di diffamazione in vista delle elezioni presidenziali del 2018 in Russia.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=NS_iSnLZqAc[/youtube]

Ma la vera strategia di immagine di Putin è sul piano della comunicazione. Il presidente russo sta iniziando ad arare il terreno della campagna elettorale con una serie di cartoni animati prodotti dal Fronte Popolare Panrusso. L’organizzazione, fondata da Putin, raggruppa una serie di partiti e istituzioni favorevoli al Cremlino.

I CORROTTI RUSSI

Nei video si vede Putin, in giacca e cravatta, molto serio, che ascolta in silenzio i politici accusati di corruzione. Nonostante si tratta di un cartone animato, i funzionari sono chiaramente identificabili. C’è Gennadi Yevstafyev, direttore dell’aeroporto di Rostov; Ivan Fyodorov, funzionario municipale di Yuzhno-Sajalinsk e Aleksandr Joroshavin, ex governatore di Sakhalin. Putin sembra impassibile, ma con la forza del pensiero – e un pulsante – riesce a eliminare ognuno: tagliando la testa con una motosega, colpendoli con il laser o con un branco di topi.

LA RISPOSTA DELLE PUSSY RIOT

Sempre sulla scia dello scandalo di corruzione in Russia, il gruppo di rock femminili Pussy Riot, oppositore al regime russo, ha postato un videoclip con il titolo “Chaika”, che fa riferimento a Yuri Chaika, responsabile della lotta anticorruzione in Russia. “Io lotto contro la corruzione, o per essere più precisi, io guido la corruzione. Io amo la Russia, sono un patriota. Ma per vivere, sceglierei molto volentieri la Svizzera”, è uno dei versi del brano delle Pussy Riot.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=VakUHHUSdf8[/youtube]

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