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Renzi in Versiliana

Oggi Del Debbio ha intervistato Matteo Renzi al Caffé della Versiliana a Marina di Pietrasanta. Ad ascoltare il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico, c’ero anche io.

Renzi arriva alle 19.30, invece che alle 18.30, come pre-annunciato il giorno precedente, per poter guardare le olimpiadi. Questo è stato motivo di malumori, ironie e di nuovo un’occasione per opposte frazioni di scontrarsi. All’inizio ci sono stati fischi e battute, poi la situazione si è calmata. Francamente non credo si possa dar molto peso a questa vicenda, tuttavia, fatico a vedere Angela Merkel rimandare di un’ora un appuntamneto preso in precedenza per vedere una partita alla tv.

La prima affermazione importante di Matteo Renzi riguarda le elezioni: a prescindere dall’esito del Referendum di ottobre/novembre 2016 il governo andrà avanti fino al 2018. Una bella novità, rispetto a quanto era stato detto in precedenza.

Seguono poi considerazioni molto generali su Europa, migranti e sulla politica internazionale. Cerco di riassumere il più possibile quanto è stato detto:

1) il 22 agosto 2016 Merkel, Hollande e Renzi si incontreranno a Ventotene per parlare dell’Europa post Brexit e dei temi urgenti. Renzi osserva che oggi l’Italia sta giocando un ruolo importante, rimarcando le differenze con chi lo ha preceduto, specialmente Berlusconi. Ricorda quindi le risate che Merkel e Sarkozy si fecero quando Berlusconi era presidente del Consiglio e bacchetta la sinistra: all’epoca sbagliò anche lei.

2) la questione degli sbarchi e delle migrazioni è seria. Ricorda che l’Italia era sola ad affrontare questa emergenza e che oggi, invece, grazie all’azione del Governo in Europa, la situazione è cambiata. Cita dei numeri: qualche centinaio di migliaia di profughi arrivati in Italia contro oltre 1 milione in Germania e invita ad essere onesti.

3) la politica internazionale: sottolinea la vicinanza con gli USA e ribadisce che l’Italia guarda all’occidente. Sottolinea però che il ruolo della Russia, oggi, è molto cambiato. Certo, dice, dopo l’invasione dell’Ucraina è stato compiuto un atto grave. Poi dice che è importante costruire ponti e che l’Ucraina deve fare la sua parte per poter arrivare a risolvere questa situazione. Aggiunge poi alcune riflessioni sul caso della Turchia, affermando che dieci anni prima c’era stata l’opportunità di avvicinarsi di più alla Turchia, di renderla europea. Ricorda che solo Prodi e Berlusconi erano di questo avviso. Conclude su questo aspetto dicendo che ci sono valori europei irrinunciabili ed esprime solidarietà alle vittime dell’ennesimo attentato in Turchia.

Alcune considerazioni personali. Credo che siano state dette cose importanti, tuttavia il livello della discussione è rimasto molto generale. Devo dire che ho seguito interviste in cui il Premier è stato più brillante. Anche l’intervistatore non mi è sembrato particolarmente in gamba.

Lo spazio degli incontri era gremito di persone, non c’erano posti liberi e molti erano in piedi, appoggiati ad alberi, siepi, all’esterno, ad ascoltare. Non sono mancati i fischi e le proteste, seguite anche da interventi delle guardie di sicurezza per evitare disturbi alla trasmissione in diretta dell’intervista. L’apice dell’ironia e del malcontento è scoppiato quando Renzi ha affermato che “è cambiato il tempo in cui chi sbaglia non paga”. Risate, ironie e un “pinocchio” gridato forte oltre a qualche “buffone”. Renzi controbatte e sorride. Ma anche tanti applausi, come contro-risposta, e manifestazioni di supporto all’azione di Renzi e del suo Governo, questo deve essere detto.

I temi che son stati discussi, seppur genericamente,  sono cruciali e seri per l’Italia e per l’Unione Europea. Nei prossimi mesi si vedrà che tipo di azione politica verrà realizzata per rafforzare l’Europa, prima di tutto; poi  per trovare risposte alla questione dei migranti e dei richiedenti asilo e, più in generale, si vedrà come si evolverà il quadro internazionale: la situazione, tesa, con la Russia di Putin. La delicata situazione in Turchia, dove Erdogan ha passato ogni limite possibile e naturalmente il medio-oriente.

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