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Ecco chi brinda per il riassetto dei rapporti Usa-Messico

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Gli operatori puntano sui branch messicani delle Corporation.

Numeri alla mano la tornata elettorale delle presidenziali USA 2016 è stata, dal punto di vista finanziario, più rumore che sostanza: la settimana che ha preceduto le votazioni i mercati si sono innervositi, con perdite in conto capitale ed un rialzo sensibile della volatilità; nella settimana appena trascorsa invece, a risultati elettorali definiti, l’indice SelfieWealth Global Index ha guadagnato nuovamente l’1,4%, ricoprendo buona parte delle perdite precedenti e con una volatilità nuovamente in ribasso.

Andando più nel dettaglio, il Robot ci racconta qualcosa in più: sotto forti acquisti, con rialzi decisamente interessanti, ci sono tante multinazionali in particolare americane, che probabilmente avranno in futuro giovamento “industriale” dal nuovo riassetto dei rapporti USA-Messico, secondo la vision del nuovo presidente Trump. Tra gli altri, il rialzo più interessante è quello della Berkshire Hathaway (+9,47%) sintomo che il guru della finanza Warren Buffett si è mosso bene in questo cambio di scenario, e magari vedremo in futuro se il Robot sarà in grado di individuare legami tangibili con l’universo finanziario del nuovo presidente; i rialzi sono stati tanti, e tra questi SelfieWealth segnala opportunità interessanti e positive sulle europee Novartis, Basf sulle americane CISCO, Carrizo Oil & Gas ed infine sulla russa Raspadskaya OAO.

I migliori Robo-Portafogli questa settimana sono in genere di profilo con rischio medio-basso, proprio in virtù dell’impennata di volatilità della scorsa settimana; il podio è riservato ai portafogli Messicani, in ordine Medium Risk, Low Risk e al terzo posto l’High Risk, grazie proprio ai forti rialzi dei titoli azionari di Corporation che sono sia quotate sul mercato messicano, sia con stabilimenti produttivi in Messico. Riguardo ai guadagni settimanali, la media è stata decisamente ampia e pari al 4%, fatto legato alle forti oscillazioni valutarie che hanno segnato la settimana ed influito sulle posizioni in valuta estera dei portafogli non coperte dal rischio cambio.

Tra le varie strategie di investimento in rialzo, da segnalare le realtà europee con i portafogli France Selfie Low Risk , Greece Selfie Low Risk e Belgium Selfie High Risk che portano a casa buoni risultati settimanali.

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L’Asset Allocation ideale ha una esposizione in ETF pari al 16%, in Fondi Comuni per il 21%, in Azioni per il 6%, per il 7% in Indici e Futures, in Obbligazioni per il 14%, in Valute estere per il 7% ed una fetta grande il 29% del portafoglio rimane Cash, segno che occorre aspettare qualche giorno prima di riprendere nuove posizioni.

 

L’America torna a svolgere un ruolo di primo piano nell’allocazione geografica dei patrimoni che, tra Canada, Stati Uniti e Messico, impegna il 22,8% del portafoglio; altre allocazioni rilevanti sono concentrate nel Regno Unito e Danimarca per il 15,8%; in generale compare una ampia diversificazione sul resto del mondo, con quote comunque significative in Francia, Germania, Austria, Svizzera.

Sul mercato dei cambi ben intonati il Dollaro americano (USD) e il Franco Svizzero (CHF), seguiti dallo Sheqel Israeliano (ILS), dal Peso argentino (ARS) e dal Saudi Riyal (SAR). Le valute con previsioni deboli sono ancora la Lira Turca (TRY), a cui si aggiungono  il Peso filippino (PHP), il Dollaro Singapore (SGD), il Rublo russo (RUB). Come detto, riabbassa la testa la volatilità settimanale, con quota 7,98% per il Selfie Volatility Index; anche l’indice VIX di Chicago torna a quota 14,17 dopo aver toccato un massimo a 22,51 il venerdì precedente le elezioni, momento di massima tensione tra gli operatori.

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